Il sindaco di Vigano San Martino Alfredo Nicoli da una parte, gli abitanti di Borgo di Terzo e Luzzana dall’altra, dal primo marzo l’alba si preannuncia infuocata soprattutto per quelle famiglie non residenti a Vigano che da domani proveranno a recarsi alla piazzola ecologica dell’Ormai ex Unione della media valle Cavallina. Il sindaco Nicoli infatti dal primo marzo ha chiuso le porte della piazzola ecologica ai non residenti a Vigano, pur essendo la piazzola un’opera realizzata ai tempi dell’Unione della Media valle Cavallina con un finanziamento regionale. Il sindaco ha fatto esporre un chiaro cartello che vieta ai non residenti di portare materiale alla piazzola ecologica, peccato che chi abita a Luzzana o a Borgo di Terzo non avrà da domani uno spazio dove portare i rifiuti.
La protesta
e ovviamente la protesta monta tra i residenti di Luzzana e Borgo di Terzo che minacciano di presentarsi dal primo marzo con i carabinieri. “Oltre alla guerra in Ucraina – spiega Eusebio Verri, già vicesindaco di Luzzana – ora per mesi avremo anche la guerra tra sindaci,
P.S. La piazzola ecologica è stata pagata con i soldi di Luzzana che a questo punto penso che il sindaco debba farseli dare indietro.”
ed anche Massimo Cortesi, ex assessore a Vigano e all’Unione condanna la scelta del proprio sindaco: “Se e vero è una grande vergogna da un lato ma anche uno dei tanti problemi che ci troveremo a dover vivere nel futuro per questa scelta disastrosa . Sono cittadini di Vigano ma con Eusebio Angelo Verri avevo lavorato per la fusione e per dare sempre più servizi di qualità ai cittadini”
La fine dell’Unione, l’inizio della spaccatura tra Comuni
La piazzola ecologica solo l’inizio di una lunga crisi che sembra destinata a durare a lungo, perchè se la Piazzola ecologica voluta dai tre Comuni e posta sul territorio di Vigano, gli stessi problemi si potranno presentare per la palestra, il centro sportivo, la biblioteca, il museo, insomma, per tutte quelle strutture realizzate per decennin dai tre Comuni assieme ed ora di punto in bianco destinati a dover essere gestiti da un unico Comune