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Statale 42: l’ex sindaco Finazzi: “Abbiamo perso 5 anni”

“Abbiamo perso 5 anni”, Alberto Finazzi, ex sindaco di Trescore Balneario ed attuale capogruppo di maggioranza commenta così il progetto appena presentato che di fatto ricalca il progetto che lui aveva lasciato e che era stato poi accantonato dalla giunta Colombi e dalla Provincia di Bergamo. Il progetto di Finazzi infatti prevedeva già la galleria nella zona del ponte di Zandobbio, il viadotto e la rotonda di collegamento con l’attuale tratto della statale a Entratico. Il progetto era poi stato messo nel cassetto dalla giunte Colombi che aveva deciso di puntare su un altro tracciato più semplice con la riqualificazione in buona parte dell’attuale strada provinciale 89. Ora il ritorno al vecchio progetto con Finazzi che si toglie molti sassolini dalle scarpe: “Questa nuova e determinante fase della progettazione della variante ss42 – spiega Alberto Finazzi – conferma purtroppo l’evidenza dei fatti: abbiamo perso non meno di 5 anni per referenti politici e amministratori locali (Comuni, Comunità Montana e Provincia) che non hanno mai creduto nell’opera tanto desiderata dal tessuto socio-economico della Valle Cavallina. Anzi, l’hanno sempre intralciata con subdole motivazioni tecniche ed economiche. Per chi lo ricorda era già successo col 1° lotto Albano- Trescore. Si torna al punto di partenza: dicembre 2012.

E’ stato però importante averci sempre creduto in questi anni; anche quando si lavorava dietro le quinte contro tutti. Importante e necessario è stato riprendere con convinzione in mano l’Amministrazione di Trescore per ricoordinare tutti i referenti, prima tecnici poi istituzionali, sulla più importante opera strategica della nostra Valle. E farla ripartire! Di dubbi a questo punto non dovrebbero essercene più e, dalle esternazioni fatte da coloro che oggi hanno in mano il futuro della variante, sembrerebbe essere cosa fatta. Ma i festeggiamenti lasciamoli al taglio del nastro”. Ora si ritorna al vecchio progetto con i sindaci tutti concordi nel volerlo vedere attuato il prima possibile.

Matteo Alborghetti