Statale 42, le ennesime promesse non mantenute, e il Comitato chiede un indennizzo danni

Statale 42, le ennesime promesse non mantenute, e il Comitato chiede un indennizzo danni

Progetto per settembre e conferenza dei servizi, sempre per settembre, siamo ad ottobre e nessuno ha visto ancora nulla, insomma la variante alla statele 42 rimane un sogno, anzi un incubo per gli automobilisti e per tutta la valle Cavallina. Ancora una volta le promesse fatte sono state vanificate e le attese di chi abita in valle illuse.
Una valle Cavallina che, proprio per colpa della statale rischia di morire con i giovani, stanchi di stare in colonna nei loro viaggi da pendolare che preferiscono lasciare la valle per andare ad abitare in pianura. E Assieme alle molte famiglie giovani anche alcune imprese hanno deciso di abbandonare da anni la valle per trasferirsi.
“Era giusto crederci in valle Cavallina – spiega Massimiliano Russo del Comitato Statale 42 – la variante alcuni anni fa era tra opere più attenzionate in provincia, poi ad un certo punto si è iniziati a perdere tempo, gli anni sono passati e si sono perse molte occasioni mentre da altre parti hanno concretizzato subito i progetti in opere, come in valle Camonica dove a breve partirà il cantiere della variante di Edolo o in valle Brembana dove la variante di Zogno è realtà. Dopo 7 anni parliamo di qualcosa che non c’è e se ci sarà il primo lotto servirà a Trescore, la variante sarà per Trescore e non per la valle Cavallina. Il problema si fermerà a Entratico e la coda rimarrà fino a Casazza o a Endine.
Oggi la nostra statale va alla velocità delle biciclette o degli scooter perché un tir se incontra una bici non riesce a superarla, e noi vogliamo portare qui le olimpiadi e far passare gli atleti che arriveranno da tutto il mondo? Forse era meglio portare i mondiali di ciclismo.
In questi anni non è stato fatto nulla, a livello locale e a livello politico, salvo la Provincia che ha concretizzato almeno qualcosa come gli interventi canalizzazione sulla sp 89 e la rotonda di Borgo di Terzo. Ma anche qui rimaniamo in attesa della rotonda delle Terme che toglierebbe un nodo cruciale nelle colonne dei pendolari, togliendo il semaforo di Zandobbio o il nuovo svincolo tra la statale 42 e la provinciale che porta a Monasterolo.
A livello locale solo una cosa è stata fatta in questi anni, si sono moltiplicate le zone della ZTL per non far passare i pendolari, capiamo le esigenze dei singoli residenti, ma senza altri interventi efficaci, il traffico cresce sempre più.
Speriamo che la statale non diventi argomento per le prossime Europee perché ormai anche se dovessero arrivare i progetti e gli ultimi soldi per finanziare l’opera, ormai il treno delle olimpiadi è stato perso e forse abbiamo perso l’ultima occasione per avere la variante”.
L’INDENNIZZO
Così il comitato chiede una sorta di indennizzo ai politici e agli amministratori locali.
“Visto che nessuno ha portato fino ad oggi, dopo tante promesse, la variante – prosegue Russo – chiediamo che almeno si allarghi l’attuale statale di 1 metro e mezzo nei punti dove è possibile, vale a dire lungo il lago e in altri punti dove c’è spazio sino a Entratico, questo permetterà almeno di avere una statale più sicura. A questo si aggiunga la posa di guard rail”

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