SS 42, ora la variante non è più strategica per le Olimpiadi? Il Comitato: “Il progetto non è ancora pronto”
‘Carote Carote, soltanto Carote’ cantava qualche anno fa Nuela, in valle Cavallina invece si potrà cantare ‘Carotaggi, carotaggi, soltanto Carotaggi’ perchè di altro per la variante della Statale 42 non si è visto. Nessun progetto, nessuna parola, nessun aggiornamento e in questo 2023 si inizia persino a parlare di una variante non più strategica in vista delle Olimpiadi 2026 di Milano-Cortina, quando fino a poco fa la variante era strategica. E così anche il Comitato Statale 42 inizia a perdere le speranze e vede anche il ‘treno olimpiadi’ sfuggire lentamente: “Lo sapevamo e ora la conferma che il progetto non è ancora pronto, pazzesco! Opera rifinanziata degli extra-costi, ma basta compiacersi di mezze notizie, da anni si continua a ripetere che l’opera è finanziata, ma come mai allora non si finisce il progetto? Continuiamo a mettere il carro davanti ai buoi? Nemmeno! Adesso si ha conferma che non è più così necessario concludere l’opera entro il 2026, intanto stiamo a guardare e subire le code?” E con la variante anche le altre richieste di miglioramento dell’attuale tracciato sembrano arenarsi: “Gli INTERVENTI proposti dal Comitato Statale 42 Val Cavallina sono INDIFFERIBILI, ad es. rotonda antistante le Terme di Trescore e obbligo di svolta a destra in diversi incroci lungo la SP 89 e anche la Statale 42, questo favorirebbe sicurezza è viabilità. Oggi mentre esce questa notizia altro tamponamento lungo la S.P. 89 a Trescore Balneario, ma qui non si può dare la colpa ad ANAS e nemmeno alla Provincia che ha predisposto il progetto della rotonda è con cui si è condivisa la riorganizzazione dei semafori. Basta rinviare le scadenze, la situazione è chiara a tutti ormai, bisogna onorare i propri ruoli e mettere a terra i finanziamenti ricevuti, altrimenti è propaganda!”.
Ma intanto in valle Camonica si va avanti spediti e a marzo si dovrebbe arrivare all’appalto dell’opera che scavalcherà uno degli ultimi nodi tra Lovere e Ponte di Legno, la galleria di Edolo