Ieri nel tardo pomeriggio o stamattina (13 novembre) qualcuno degli amministratori deve evidentemente aver alzato il telefono ed ha chiamato Anas per trovare una soluzione al caos di ieri sera. Le migliaia di polemiche degli automobilisti imbottigliati nel traffico (2 ore per fare 9 km) deve aver evidentemente consigliato a qualcuno di porre un rimedio, o almeno provarci. Così oggi Anas e gli amministratori della valle Cavallina hanno trovato questa soluizione che alleggerirà il problema che comunque non scompare.
“Stamattina a seguito dell’incontro/confronto, richiesto dagli amministratori, tra referenti ANAS e Azienda che svolgerà i lavori, vista la necessità di un cantiere gestito semaforicamente H24 e considerata la situazione critica del traffico, in via sperimentale, per i veicoli IN DIREZIONE LOVERE, si invita a svoltare a destra al bivio per Grone, percorrere la strada provinciale 79 e poi via Cedrelli per rientrare sulla SS42 in località Martina.
Questo percorso è indicato SOLO AGLI AUTOVEICOLI.
I mezzi pesanti dovranno proseguire sulla SS42.
Questo consentirà la programmazione semaforica con più tempo in DIREZIONE BERGAMO.
Chiediamo a tutti la massima collaborazione, per contenere il più possibile i disagi e ridurre nel contempo i giorni di cantiere”.
Insomma chi sale verso Lovere passerà da Grone per ridiscendere verso la zona industriale di Casazza, chi scende da Bergamo non subirà modifiche. Una soluzione mette una pezza ma che non snelllirà del tutto il traffico.
Per molti la vera soluzione rimaneva una, far fare i lavori di notte, così come vengono fatte ultimamente le asfaltature, soluzione che non avrebbe avuto nessun impatto sulla viabilità caotica di ogni giorno.
Secondo, nessuno poteva prevedere già prima che si sarebbe scatenato il caos sulla statale 42? Eppure basta mettersi in coda al rientro a casa un giorno di lavoro qualsiasi o partire da Casazza la mattina per andare a Bergamo per capire quale è la situazione, chilometri e chilometri di code. Era facilmente pronosticabile che un semaforo a Vigano avrebbe ulteriormente peggiorato la situazione.
Una più accurata valutazione dei lavori e dell’impatto che avrebbero avuto sulla viabilità avrebbe evitato la giornata di caos del 12 novembre e avrebbe convinto chi di dovere ad imporre i lavori di notte.
Ma forse negli uffici di Anas a Milano non hanno ancora ben chiaro quale è la vita di un pendolare, altrimenti il progetto della Statale 42 non sarebbe ancora in sospeso da anni, se non decenni