Si scioglie l’Unione Media valle Cavallina, cosa faranno ora i tre Comuni?
Addio all’Unione Media valle Cavallina, una delle prime in Italia, Unione nata nel 1998 con l’accordo dei comuni di Luzzana, Borgo di Terzo e Vigano San Martino di unire i loro servizi. Da allora si sono succeduti due referendum per unire in un unico comune i tre paesi, referendum falliti e bocciati dalla popolazione e mille liti tra sindaci e amministratori. Poi quest’anno la decisione del Comune di Vigano San MArtino che ha portato di fatto il colpo finale ad una Unione che si trascinava tra mille problemi. Ad annunciare la fine dell’Unione il gruppo di minoranza ‘Nuova Proposta’ che per anni ha guidato il Comune di Borgo di Terzo con il sindaco Mauro Fadini, uno dei detrattori della fusione in un unico comune dei tre paesi. Nel suo post il gruppo di minoranza pone sul tavolo tutti i problemi che ora deriveranno dalla fine dell’organo sovracomunale con mutui da pagare e servizi da tornare a gestire in ogni comune.
il post di Nuova Proposta
Nella seduta di oggi (sabato 30 ottobre) del Consiglio Comunale di Borgo è stata approvata la delibera che porterà allo scioglimento dell’Unione Media Val Cavallina. Dal 1 gennaio 2022 i tre comuni separeranno la gestione di tutti i servizi unitari e diventeranno tre enti separati. Questa decisione arriva dopo che il Comune di Vigano San Martino, a fine giugno, aveva comunicato la volontà di recedere dall’ente Unione Media Val Cavallina. Da quel momento le amministrazioni comunali di Borgo di Terzo e Luzzana hanno avviato uno studio economico e amministrativo per capire se l’Unione a due avesse senso esistere oppure no.In questa fase anche i consiglieri di Nuova Proposta hanno partecipato, portando all’attenzione alcuni temi importanti e cercando di trovare la soluzione migliore per i cittadini di Borgo di Terzo. La complessa situazione economica, dovuta ad oltre vent’anni di gestione condivisa, lasciava infatti molte incertezze che, ad oggi, non sono ancora risolte. Chi pagherà da gennaio i mutui che l’Unione ha ancora in essere? Come verranno ripartiti i servizi fin ora gestiti in condivisione? Che ne sarà di tutti i beni finanziati ed acquistati con i fondi dell’Unione? Una situazione decisamente ingarbugliata che avrà sicuramente strascichi nel prossimo futuro.Ecco perché dopo aver visionato tutta la documentazione, come Nuova Proposta abbiamo proposto la soluzione secondo noi migliore: gestire quest’anno il recesso con Vigano San Martino per poi, nel 2022, valutare insieme a Luzzana come proseguire con l’Unione ed eventualmente sciogliere l’ente. Questo doppio passaggio graduale avrebbe permesso maggior tranquillità nella gestione della complessa situazione ed avrebbe diminuito il rischio di possibili contenziosi tra i Comuni stessi.La maggioranza di Borgo di Terzo, in accordo con quella di Luzzana, oggi ha invece deliberato una soluzione diversa rispetto a quella da noi auspicata che prevedere lo scioglimento già da quest’anno dell’Unione. Entro il 31 dicembre, quindi, le tre amministrazioni comunali dovranno provare ad accordarsi sulla divisione di tutto quello che fino ad oggi era gestito insieme, o quanto meno accordarsi sui principi che dovrebbero regolare queste scelte. Visto però il pochissimo tempo a disposizione esiste la probabilità, come segnalavamo sopra, che nascano diversi contenziosi e ricorsi tra i tre comuni. Se così dovesse accadere per anni ci sarebbero aggravi economici per le amministrazioni che dovrebbero gestire queste sentenze e, di conseguenza, per tutta la comunità che si troverebbe costretta ad avere una parte dei propri fondi vincolata a questi litigi.Per questo come minoranza abbiamo optato di scegliere come voto alla delibera di oggi quello dell’astensione. Avevamo sollecitato sulla necessità di accelerare i tempi di gestione di questa situazione e comprendiamo il lavoro in atto da parte dell’amministrazione. Siamo però anche convinti che la soluzione migliore non sia questa ma piuttosto quella delle gradualità come sopra descritto. In ogni caso la cosa che riteniamo fondamentale, al di là di come verrà gestito lo scioglimento, è che i servizi per i cittadini di Borgo di Terzo non calino, o peggio manchino, una volta che il comune si troverà ad essere da solo. Ad oggi non è ancora chiaro come questi saranno gestiti. Per alcune situazioni (come quella della raccolta rifiuti) non dovrebbero esserci problemi. Per altre, invece, bisognerà gestire delle convenzioni con enti esterni oppure trovare un accordo con Vigano e Luzzana. Il compito, dunque, che come Nuova Proposta ci prefisseremo, sarà proprio quello di controllo e attenzione sul mantenimento dei servizi che la nostra comunità merita di avere. Se l’Unione deve sciogliersi che così sia. L’importante è che alla nostra comunità non manchi nulla di ciò che deve esserci.