La galleria del Bogn, che tanto ha fatto discutere in questi mesi, non si farà, a mettere la parola fine al progetto ci ha pensato la sovrintendenza come spiega il gruppo di minoranza ‘Onda Nuova’. Ma l’amministrazione comunale di Riva di Solto sembra intenzionata ancora a puntare su questo progetto ed in alternativa a chiudere al transito il Bogn, una delle mete più caratteristiche del lago d’Iseo. Nel comunicato che ha diramato: “Il Bogn di Zorzino è salvo. L’ecomostro di cemento armato, la galleria che lo avrebbe per sempre deturpato non si farà. Da quando questo dissennato progetto è stato reso pubblico la scorsa primavera, il coro di critiche e opposizioni è stato unanime. Professionisti, Associazioni, esperti dell’ambiente e del paesaggio, naturalisti, organi di stampa, il Consiglio Regionale della Lombardia, cittadine e cittadini hanno fatto sentire la loro voce che mai ha ricevuto risposta, attenzione, rispetto. La richiesta di un’assemblea pubblica è stata respinta. Tutto è proseguito per mesi e mesi scontrandosi con un arrogante silenzio. A mettere fine a questa incredibile situazione ci ha pensato la Soprintendenza al Paesaggio di Bergamo e Brescia in sede di Conferenza dei Servizi, mentre anche il Club Alpino Italiano di Lovere è sceso in campo con un documento estremamente puntuale e severo.
Chiunque tra i proponenti il progetto si sarebbe dovuto chiedere a questo punto se, per caso, il progetto non fosse davvero pessimo. Possibile che tutto il mondo abbia ordito una congiura contro l’Amministrazione di Riva di Solto? Possibile che tutti sbaglino nel vedere nella galleria paramassi, che del progetto è elemento sostanziale e qualificante, uno scempio annunciato? Possibile.
Perché l’Amministrazione ribadisce ancora oggi, dopo l’esito della Conferenza dei Servizi, che quel progetto è l’unico in cui crede, e rimanda al medesimo progettista che l’ha concepito il compito di valutare la bocciatura e “riparare” al malfatto. E in sovrappiù si annuncia che, se non se ne verrà a capo (e con queste premesse c’è poco da venirne a capo), l’unica alternativa è blindare il Bogn, chiuderlo, vietarlo.
Il progetto alternativo:
In realtà tutti sanno che esiste già un progetto alternativo, elaborato nei mesi scorsi da qualificati professionisti ed esperti del Lago, del tutto ignorato dall’Amministrazione. Prevede una passerella ciclo-pedonale a lago, perfettamente sicura, aperta anche ai disabili, a basso impatto ambientale e meno costosa della galleria. Una passerella che permette di ammirare il Bogn in tutta la sua interezza, di creare un collegamento ciclo-pedonale tra Riva e Castro, di valorizzare la spiaggetta tuttora frequentata d’estate, di creare un manufatto in linea con quanto stanno facendo tanti comuni del Lago, sia sulla riva bergamasca che bresciana. Un progetto che è già stato presentato pubblicamente, e che è tra l’altro richiamato nel documento della Soprintendenza che boccia la galleria paramassi. Un progetto che certamente può essere affinato, migliorato. Ma che intanto c’è, bello e pronto. Cosa farà ora l’Amministrazione? Vorrà collaborare con tutte le professionalità e le Associazioni che sono da mesi a completa disposizione per fare del Bogn uno dei maggiori e più bei luoghi di attrazione lacustri del Nord-Italia, o insisterà su un progetto devastante, impossibile e bocciato, agitando la minaccia di chiudere il Bogn e perdere il prezioso finanziamento regionale che è legato alla realizzazione di un’opera adeguata? Questo volantino non vuole aprire polemiche. Vuole al contrario chiudere una stagione di sordità e di cecità. Vuole stimolare finalmente alla collaborazione che fino a oggi è totalmente mancata. Riva di Solto e il Lago hanno oggi una straordinaria opportunità, che può essere colta nel migliore dei modi e in tempi brevi. Gettarla nuovamente al vento significa assumersi la maggiore delle responsabilità”.