RANZANICO: Il sindaco Pizzighini cestina la palestra

RANZANICO: Il sindaco Pizzighini cestina la palestra

La palestra di Ranzanico sembra essere già ai titoli di chiusura, l’opera da oltre 600 mila euro infatti è già stata cestinata dal neo sindaco Angelo Pizzighini che ritiene la struttura voluta dal suo predecessore Renato Freri troppo onerosa, sia per la realizzazione sia per il suo mantenimento. La posizione del sindaco, emersa in un incontro riservato, è netta, Pizzighini spiega: “Si tratta di un’opera pensata senza alcun coinvolgimento della popolazione ed in particolare senza procedere ad una indagine seria riguardo i COSTI/BENEFICI . il progetto sarebbe stato comunque da rivedere perché  vi sono  alcuni elementi da approfondire  ( muri di contenimento, ecc.)

Alla nostra Amministrazione, come già ampiamente annunciato in campagna elettorale, questo progetto NON PIACE e non ci trova d’accordo la realizzazione di questo tipo di struttura in quanto abbiamo riscontrato una serie di criticità:

Il costo da sostenere. il quadro economico dell’opera approvata ammonta ad €.661.303,06  ( di cui €.600.000 con mutuo  presso l’Istituto credito sportivo) in cui non sono compresi e quindi andrebbero  aggiunti, i costi  per:

Impianto elettrico

Impianto idro-termo-sanitario

Servizi igienici/spogliatoi

Inoltre non sono previste tribune per il pubblico !!

Il limitato bacino d’utenza (considerata anche l’esistenza di altri impianti sportivi in comuni vicini), con il conseguente fondato timore che la struttura non  venga utilizzata in modo da consentire il recupero delle spese di gestione oltre ad €.40.000 annui per ammortamento della quota capitale del mutuo 15/le Credito Sportivo.

La difficile individuazione di un gestore della struttura, stante la assoluta mancanza di personale comunale preposto a tale mansione,  in quanto il ricavo  che si potrebbe ipotizzare dall’utilizzo della palestra non pare sia minimamente sufficiente ad una adeguata remunerazione  del gestore che deve essere individuato con bando pubblico, come già accaduto in occasione del recente bando di affidamento del bar centro sportivo  andato deserto e quindi affidato con trattativa diretta.

Il notevole impatto del punto di vista ambientale e paesaggistico considerate le dimensioni della struttura e la posizione particolarmente pregevole in cui viene collocata; peraltro oggetto di proteste da parte dei proprietari degli edifici vicini .

Lo smantellamento dell’attuale unico parco giochi di Ranzanico-monte che verrebbe   occupato dalla costruzione della tendostruttura ed una insufficiente disponibilità di  parcheggi nella zona

Allo stato attuale i lavori sono stati sospesi  dopo la consegna ufficiale. Agli atti risultano sostenuti,  sino ad ora, costi per circa 35.000 Euro,  con progettazioni errate fatte in zona di rispetto cimiteriale.

La nostra decisione è quella di REVOCARE gli atti adottati per l’appalto dell’opera , anche in virtù  della norma (art.21 quinques della Legge 07.08.90,n.241) che prevede questa  possibilità  nel caso di “ … NUOVA VALUTAZIONE DELL’INTERESSE PUBBLICO …”.

Peraltro il  contratto non è stato firmato dall’Impresa e la consegna dei lavori è avvenuta  “in pendenza di contratto” .

È comunque intenzione della nuova amministrazione predisporre un nuovo progetto, come annunciato in campagna elettorale, con una struttura  più sostenibile che comprenderà anche un  Bar con vista panoramica.

Ribadiamo che favorire l ‘attività sportiva fra la popolazione è l’obiettivo  a cui stiamo lavorando in accordo e sintonia con la locale Polisportiva.

Proprio in questi giorni vengono raccolte le iscrizioni di bambini e bambine per  la nuova scuola  calcio presso il centro sportivo comunale”.

LA POSIZIONE DI FRERI

Di tutt’altro avviso ovviamente Renato Freri che parla di occasione mancata e di spreco di denaro per le spese già sostenute che verranno gettate al vento: “Come motivano che non faranno più la palestra? È un progetto nato e pensato 3 anni fa ed è il compimento del rinnovo del centro sportivo dopo il campo in erba sintetica e i nuovi spogliatoi. Dopo nemmeno un mese di amministrazione del bene comune, mi sembra una scelta quanto meno avventata. Comuni, anche quelli più piccoli  del nostro, hanno una palestra che funziona anche come polo funzionale per attività extra sportive. Lo sport è per tutte le fascie d’età, si deve promuovere, soprattutto nei nostri piccoli centri, la socializzazione e la palestra è un ottimo punto d’incontro. Se motivano la scelta parlando di costi di gestione,  stanno dimenticando che tutta l’operazione è finanziata con risparmi di spesa già registrati. Inoltre, se veramente vogliono bloccare la costruzione devono anche considerare oltre 120.000€ tra spese tecniche, costi sostenuti e penali…non sono maggiori spese queste? A carico dell’intera cittadinanza! Non credo sia una scelta ponderata, è tornare al passato e far morire il paese con annesso rinnovato bar del centro sportivo”.

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