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Monasterolo – Il bilancio e il mutuo che continua a ‘pesare’

Una situazione economica difficile che perdura ed un bilancio da far quadrare anno dopo anno, l’amministrazione comunale di Monasterolo del Castello deve fare ancora una volta i conti con il suo mutuo che da anni pesa sulle spalle di chi si ritrova a gestire il Comune. E stavolta a cercar di far quadrare i conti è il sindaco Gabriele Zappella. Nel documento si legge come la preoccupazione maggiore sia il mutuo:

“Il presente documento è stato redatto attraverso un attento e continuo controllo delle spese, garantendo il corretto funzionamento del bilancio, l’equilibrio economico generale ed il nuovo saldo di competenza finale.

La redazione del Bilancio di Previsione si conferma un momento sempre più complesso per il Comune, in quanto fortemente legato negli ultimi anni a nuove normative che vincolano fortemente gli Enti Locali.

Oltre a queste difficoltà, non si può tacere all’aumento della spesa per alcuni servizi, che è dovuto soprattutto all’incremento e all’articolarsi dei bisogni dei cittadini, nonché alla soluzione di problematiche sociali che richiedono un costante impegno e costanti risorse a livello locale.

Nella redazione del bilancio è stato rispettato il principio della competenza potenziata relativamente alle entrate e alle spese. Anche i fondi aventi specifica e vincolata destinazione sono stati utilizzati secondo le vigenti disposizioni legislative”.

Poche speranze dalle entrate per trasferimenti: “L’entità complessiva dei trasferimenti rimane ancora inadeguata, in quanto l’autonomia impositiva dei Comuni non può solamente manifestarsi con la riduzione in termini reali dei trasferimenti statali. Occorre infatti che vi sia la conseguente possibilità di utilizzare le risorse derivanti dal prelievo fiscale effettuato sui soggetti operanti sul territorio, senza però aggravi fiscali, come invece avviene con l’addizionale comunale dell’IRPEF.”

Continua a pesare come un macigno il mutuo che il Comune deve rimborsare ormai da anni per la nuova scuola: “La definitiva scomparsa dell’apposito fondo, che a livello nazionale sosteneva i Comuni nel pagamento delle rate di ammortamento dei mutui, ha assunto, come ormai avviene da alcuni anni un peso negativo veramente notevole.

Il cambiamento più significativo riguarda la cancellazione del pareggio di bilancio, che libera l’applicazione dell’avanzo e l’accensione di nuovi prestiti.

Restano, ovviamente, in vigore le leggi regionali che vincolano in tutto o in parte la destinazione dei proventi in argomento”.

I criteri perseguiti, inevitabilmente, sono incentrati sia sul fronte della entrata che sul fronte della spesa, cercando di conciliare le esigenze di spesa degli uffici e dei servizi. Esse, infatti, richiedono sempre più risorse, quando è già presente sull’intero territorio nazionale una forte pressione fiscale e tariffaria. L‘insieme delle disposizioni finanziarie emanate negli ultimi anni ha ridotto progressivamente le risorse reali a disposizione degli enti locali attraverso la riduzione dei trasferimenti locali.

Su tale situazione che riguarda le autonomie locali nel loro insieme si è inoltre innestata la specificità legata al pesante incremento dell’incidenza dei costi di ammortamento dei mutui passivi, ormai interamente a carico dell’Ente.

Nonostante questo quadro piuttosto serio della finanza locale, l’attenzione dell’Amministrazione comunale ha permesso di chiudere un bilancio comunque in equilibrio, sia sotto il profilo strettamente contabile, sia sotto quello “reale” delle entrate e spese consolidate, grazie soprattutto alle verifiche effettuate sul fronte della spesa corrente.

Le percentuali di copertura dei servizi dell’Ente, calcolate sulla base degli elementi forniti dall’Ufficio Ragioneria del Comune, rientrano nei limiti normativi previsti.

Il Bilancio di previsione 2020/2022, in linea con le esigenze che, anche a livello nazionale, sono da tempo prioritarie nel settore della spesa pubblica, punta pertanto ad un contenimento selettivo della spesa. L’intento è quello di conseguire il mantenimento di qualità e quantità dei servizi erogati, pur avendo a disposizione risorse finanziarie minori”.