Monasterolo del Castello – Ecco come sarà la nuova passeggiata sul lungolago
Ecco le foto del prima e dopo, che mostrano come sarà la nuova passeggiata che il sindaco Gabriele Zappella sta per realizzare a Monasterolo del Castello. Della passeggiata Agorà aveva già parlato nei mesi scorsi, un nuovo stratto dalla zona Legner verso la casa del Pescatore. Ora arriva anche il via libera da parte della Provincia di Bergamo
Il progetto fa parte di un “programma generale” di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico del Comune di Monasterolo del Castello, che ha come obiettivo la connettività tra le varie località naturalistiche, al fine di incentivarne la fruizione pedonale di residenti e turisti;
• L’intervento in oggetto riguarda in particolare la riqualificazione di un tratto di sponda del lago di Endine posta a nord – est del centro abitato del Comune di Monasterolo del Castello che dalla località “Pom” in direzione della casa del pescatore, si sviluppa fino alla proprietà Vallati;
• Le aree oggetto di intervento sono in parte di proprietà comunale, in parte di proprietà privata o di proprietà demaniale. Per quanto riguarda le proprietà private il Comune ha definito degli accordi bonari mentre per le aree di proprietà demaniale si è attuato la procedura presso gli
enti preposti per averne la disponibilità, previa regolarizzazione, per eventuali concessioni d’uso.”
LA commissione della provincia aveva dato poi parere favorevole ai lavori:
il parere della Commissione Provinciale per il Paesaggio, espresso nella seduta del 25 novembre 2020 con verbale n. 02, che recita:”considerato che l’intervento proposto non altera l’assetto paesaggistico del bene tutelato, nella fattispecie vincolo di cui all’art. 136, comma 1, lett. d), del d.lgs 42/2004 e art. 142 comma 1 lett. b e c), che resta percepito ancora nella sua originaria configurazione, la commissione esprime parere favorevole a condizione che:
1.il cromatismo dei massi ciclopici e del selciatone per l’attraversamento del Rio valle del Colle, sia coerente con le rocce presenti in loco (grigie);
- la quota superiore dei massi dovrà corrispondere a quella del piano di calpestio del sentiero;
3.le reti di recinzione dovranno essere distaccate dal piano di campagna di almeno 30cm per consentire il passaggio della fauna anfibia.” Considerate le motivazioni del vincolo paesaggistico gravante sull’area e valutato che l’intervento richiesto, nel suo complesso, come risulta dalla motivata proposta di accoglimento dell’istanza e dal parere della Commissione Provinciale per il Paesaggio, non contrasta con gli obiettivi e i criteri di tutela paesaggistica relativi all’ambito interessato, in quanto la variante in progetto è paesaggisticamente compatibile con il contesto esistente; decreta:
di autorizzare il progetto presentato dal Comune di Monasterolo del Castello, inerente il progetto di valorizzazione del demanio lacuale mediante la riqualificazione spondale e il ripristino del percorso a lago con adeguamento in materia di superamento barriere architettoniche, sulla base dell’istanza presentata in data 11/09/2020 prot. prov. n. 47117 e successive integrazioni e secondo quanto indicato negli elaborati progettuali redatti dal tecnico progettista incaricato e di cui alle premesse.
- di prescrivere che:
a)il cromatismo dei massi ciclopici e del selciatone per l’attraversamento del Rio valle del Colle, sia coerente con le rocce presenti in loco (grigie);
b) la quota superiore dei massi dovrà corrispondere a quella del piano di calpestio del sentiero;
c)le reti di recinzione dovranno essere distaccate dal piano di campagna di almeno 30cm per consentire il passaggio della fauna anfibia;
d)ogni modifica al progetto autorizzato con il presente provvedimento, con le relative prescrizioni, dovrà essere nuovamente sottoposto alla procedura autorizzativa;
e)dovranno essere adottati tutti i necessari provvedimenti onde evitare danni alla vegetazione erbacea, arbustiva ed arborea dell’area circostante i lavori, nonché alla stabilità del suolo e al regolare regime delle acque;
f)l’eventuale accumulo di materiali nelle aree di cantiere dovrà avvenire in assoluta sicurezza ed essere temporalmente limitato ai quantitativi necessari per la realizzazione delle opere previste in progetto;
g)tutte le aree marginali o in vario modo coinvolte dai lavori, al termine degli stessi dovranno essere sistemate e rinverdite, ripristinando le condizioni originarie o comunque curandone l’ottimale inserimento ambientale;
h)il richiedente viene ad assumere la piena responsabilità per quanto riguarda i diritti di terzi e gli eventuali danni comunque causati dalla realizzazione delle opere in questione, sollevando la Provincia e i suoi funzionari da qualsiasi pretesa o molestia da parte di terzi che si ritenessero danneggiati