l’U.S. Pianico: “L’allenatore ha ammesso il grave errore e ha chiesto scusa”
Ieri abbiamo contattato la società calcistica di Pianico, oggi arriva il comunicato della società con la quale si mette la parola fine alla polemica della brutale esclusione del bimbo di 10 anni dalla leva calcistica. La società prende atto che l’allenatore ha forzato la mano nei confronti del bambino usando termini non appropriati
Il Comunicato Stampa
La società U.S. Pianico, conscia del proprio ruolo formativo e sociale all’interno della comunità, non intende esimersi dal prendere una posizione ufficiale riguardo i fatti noti accaduti negli scorsi giorni presso il nostro centro di allenamento.
I fatti sono stati ampiamente riportati sui social network ed amplificati da alcune testate giornalistiche: un allenatore del nostro Settore Giovanile ha comunicato ad una mamma la scelta di non tenere in organico il proprio figlio dopo un allenamento. Il bambino, che ha assistito alla scena, è rimasto profondamente urtato e ferito dall’accaduto.
Questo è ciò che è successo, e la nostra presa di posizione non vuole minimamente smentire o stravolgere la realtà.
L’accaduto, da parte nostra, è stato prontamente oggetto di un’analisi accurata.
Se per quanto riguarda la sostanza, come ogni società, rimettiamo ai nostri allenatori la decisione di gestire la propria squadra in base alle esigenze e alle risorse disponibili, i modi utilizzati dal nostro tesserato sono stati gravemente errati, così come le tempistiche della comunicazione.
Egli stesso ha ammesso il grave errore e si è detto mortificato per il danno creato al giovanissimo atleta: l’errore è stato grave e grossolano, di conseguenza la nostra ammonizione è stata severa.
Per questo U.S. Pianico, nella persona del proprio Presidente prima e dello stesso allenatore poi, ha già fatto pervenire le proprie scuse alla famiglia.
Desideriamo cogliere questa occasione per rinnovarle pubblicamente, e saremmo ben disposti a ribadirle in altre sedi.
Lasciateci però sottolineare che questa esasperata strumentalizzazione ci rammarica: non possiamo accettare questo accanimento nel gettare cattive ombre su una persona e sull’operato di una Società che da dieci anni fa sacrifici per portare avanti un’attività onerosa ed impegnativa come quella dell’US Pianico.
Il Direttivo