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la svolta di Invalcavallina, ‘divorzia’ da Promoserio e rinomina un presidente di un Comune fuoriuscito

Un direttivo che viene riconfermato (o prorogato fino a fine aprile, per altri sei mesi, per altri ancora fino a marzo 2023), con un presidente e un vice presidente che di fatto non rappresentano nessuno, e una svolta silenziosa che non trova sicuramente tutti contenti, le novità che arrivano da Invalcavallina hanno fatto discutere in valle con le decisioni prese senza convocare la solita assemblea dei soci, quella che riuniva oltre al direttivo e ai sindaci della valle, anche i rappresentanti delle Pro Loco, associazioni e musei e dei privati che hanno un albergo, un ristorante o un B&b in valle Cavallina.


La Rappresentanza:
Partiamo dalla rappresentanza del Comitato, vale a dire dal direttivo che viene riconfermato. Di fatto il Presidente Claudio Speranza e il vice Franco Riva si ritrovano ancora prorogati (per qualcuno per un anno fino a marzo 2023, per altri per sei mesi, altri ancora fino ad aprile) a guidare il direttivo (per questo leggi il paragrafo sotto poca trasparenza), con Speranza che era espressione di una maggioranza che lo scorso anno ha perso le elezioni amministrative e che oggi non solo non siede più nemmeno nel consiglio comunale del suo paese ma soprattutto oggi San Paolo d’Argon ha deciso con il sindaco Graziano Frassini di uscire dal Comitato Invalcavallina. Stessa sorte o quasi per Riva, rappresentante di un Comune, Zandobbio, che ha deciso di uscire dal Comitato. Quindi in molti oggi in valle, molti di quelli vicini al movimento turistico della valle si chiedono per quali ragioni oggi il presidente Speranza debba rimanere in carica come presidente. “Un presidente dovrebbe quanto meno rappresentare un Comune che aderisce al Comitato Invalcavallina, chi prende le decisioni dovrebbe avere parte in causa nel Comitato. Invece Speranza è presidente di un Comune che ha deciso di uscire e lui è rappresentante di una lista che è minoranza nel suo consiglio comunale, quindi quale è il motivo che ha portato a lasciare lui alla guida del Comitato? A fine aprile dovrebbe esserci una nuova assemblea nella quale verranno prese decisioni sul futuro del direttivo e dell’associazione, assemblea pubblica, che si spera venga pubblicizzata a dovere per garantire partecipazione e trasparenza anche per i cittadini.

La svolta, sparisce la rappresentanza di B&b, ristoratori e albergatori.
Oltre a rinnovare il proprio direttivo per un anno, i sindaci della valle Cavallina hanno deciso di intraprendere una nuova strada, anche in questo caso aprendo una spaccatura tra favorevoli e contrari. In queste settimane i sindaci si ritrovano a dover approvare una nuova convenzione per la promozione turistica del territorio. Praticamente Invalcavallina si stacca da Promoserio per affidarsi al Consorzio servizi Valcavallina che farà da capofila ed ai sindaci della valle. Il nuovo direttivo sarà formato dal presidente del Consorzio o da un suo delegato, 3 sindaci, un referente proposto dalla rete museale della valle e un referente delle pro loco. Sparisce la rappresentanza degli operatori privati che nel precedente direttivo e nella precedente convenzione avevano ben rappresentante nel direttivo.
Un direttivo insomma più politico amministrativo e legato al Consorzio e meno rappresentato da chi di turismo vive. Anche in questi anni le decisioni venivano prese dai rappresentanti politici, ovviamente.

Invalcavallina era nata proprio appoggiandosi a Promoserio con una convenzione tra le due associazioni e con Invalcavallina che era diventata socia ordinaria di Promoserio. Questo quanto sottoscritto il 25 febbraio 2016: “

L’Associazione Promoserio ha gratuitamente seguito tutte le operazioni preliminari e progettuali necessarie alla costituzione del Comitato In Val Cavallina, fornendo disponibilità alla collaborazione anche per le successive fasi previste dal protocollo d’intesa.

  1. Il Consorzio Servizi Val Cavallina, capofila amministrativo del Protocollo d’intesa denominato In Val Cavallina è diventato socio ordinario di Promoserio. Il Consorzio Servizi Val Cavallina ritiene che il progetto operativo proposto da Promoserio per la Val Cavallina sia oggi vantaggioso per il territorio in termini di efficacia ed economicità.” Ora si andrà ad un bando per trovare un partner con il quale impostare lk’attività di promozione turistica, bando al quale ovviamente potrà partecipare anche Promoserio, ma non solo.

Promoserio aveva dato tutta la disponibilità a rinnovare la convenzione ma i sindaci della valle sono stati perentori nel voler voltare pagina, la convenzione scadeva il 31 dicembre 2021 e non sarebbe stata rinnovata, salvo poi indire un bando nel quale potrebbe partecipare anche Promoserio. L’associazione seriana che per anni a fatto spalla a Invalcavallina si ritrova così defenestrata, dopo aver fatto da economo e suggeritore e senza aver mai interferito con le scelte di Invalcavallina, almeno così arrivano le info dalla valle Seriana

Comuni in fuga:

In questi mesi, oltre a San Paolo d’Argon, il Comitato ha visto uscire anche il Comune di Zandobbio, da anni in rotta con il Consorzio Servizi Valcavallina, Cenate Sotto è uscito da anni e Carobbio e Gorlago hanno scelto altr5e strade per promuovere il territorio

Poca trasparenza:

Poche informazioni date a chi era nell’assemblea del Comitato, tanto che ad alcuni sindaci della valle il rinnovo risulterebbe solo per sei mesi, per alcuni per un anno, fino al marzo 2023. Ma di tutto questo non c’è traccia nemmeno sul sito del Comitato turistico. Poca trasparenza perchè la decisione di staccarsi da Promoserio e legarsi solo al Consorzio Servizi Valcavallina è stata presa senza consultare chi partecipava alle assemblee, senza consultare i referenti delle pro Loco, o almeno parte di questi non ne sapeva nulla.