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Incammino Invalcavallina, il bilancio di Patelli. 433 euro di spesa a visitatore, ne valeva la pena? “Si, vi spiego perchè”

Ecco l’intervista nella quale, Lodovico Patelli, presidente della Cooperativa l’Innesto incaricata dal partenariato per la realizzazione del progetto Incammino InValcavallina, risponde alle nostre domande.

Sei cammini nuovi che percorrono le vie della valle Cavallina, dal lago alla montagna, incontri didattici, una marea di gente e esercenti coinvolti assieme ai 6 comuni, ben 65 mila euro di finanziamenti spesi per 150 persone che hanno partecipato alle escursioni programmate. Una spesa pro capite, per escursionista di 433 euro, ne valeva veramente la pena?

L’importo complessivo del progetto è stato finanziato al 50% da Regione Lombardia e al 50% dal partenariato dei sei comuni di Gaverina Terme, capofila, Bianzano Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico, Spinone al Lago.

La spesa pro-capite non andrebbe suddivisa per “escursionista” perché il progetto, come si evince da una sua più attenta lettura parte prima di tutto dall’idea di:

“una riscoperta del territorio da parte delle comunità abitanti aumentando la consapevolezza della necessità di presa in cura del territorio per la sua ulteriore valorizzazione”.

E quindi se volessimo abbassarci a meri calcoli, la spesa sarebbe da suddividere, in primis, per il numero di abitanti della Val Cavallina, considerando ancor più il numero di bambini, ragazzi e giovani che con questo progetto hanno acquisito uno strumento in più per conoscere e amare il proprio territorio e magari non fuggirsene appena possibile.

A proposito della “marea di gente coinvolta”, ritengo che sia giusto interrogarsi sull’importanza di fare rete.

L’unione fa la forza e in un mondo sempre più interconnesso le potenzialità delle reti territoriali, e non solo, sono una risorsa fondamentale per la valorizzazione e promozione dei territori.

Fare rete consente di sviluppare un’offerta di servizi turistici integrati che rappresenta un elemento di attrattività per il visitatore.

Fare rete è anche un’opportunità di rafforzare le comunità locali e di interesse, generando impatti positivi e favorendo l’innovazione sociale e la costruzione di una “visione” in chiave turistica della valle.

Aveva proprio bisogno di questo il turismo in valle Cavallina? Serviva questa spesa, che per carità rimarrà in parte sul territorio, Per rilanciare la valle?

Incammino InValcavallina è un ulteriore contributo a promuovere il territorio, da solo non può essere la soluzione. E’ evidente che il progetto poggia le sue basi sui principi dettati dal bando di Regione Lombardia: “Misura Lombardia attrattiva – contributi a sostegno di azioni pilota volte a promuovere e valorizzare l’attrattività della Lombardia in ottica di marketing territoriale”.

Su questo ha lavorato il progetto strategico dei sei comuni e gli esiti degli indicatori di risultato sono assolutamente positivi e in coerenza con le indicazioni di bando.

Per quanto riguarda le attività promozionali ci si è orientati verso varie forme: da quelle più tradizionali a quelle di più recente utilizzo.

E’ stato realizzato il logo di riconoscibilità, predisposte mappe e brochure descrittive (10.000 stampe e 200 manifesti), aperte pagine social (instagram, facebook), un nuovo sito web dedicato.

Si sono utilizzate app specializzate sui cammini per rendere fruibili i percordi: Alltrails, Orobie Active, Relive.

E’ stata creata una mailing list in continuo aggiornamento, alla quale mandare periodicamente una newsletter, è’ stato aperto un canale Youtube, dove vengono pubblicati i video realizzati

Si è provveduto alla pubblicizzazione su varie testate giornalistiche provinciali e regionali con passaggi e interviste su canali radiotelevisivi, nei telegiornali e nei radiogiornali.

Sono stati poi realizzati gadget: braccialetti, magliette e borsette.

Inoltre il progetto ha destato grande interesse nei media e ne hanno scritto e parlato:

MyValley – Antenna2 – Orobie – Zazoom – Bergamo News – Prima Bergamo – L’Eco Di Bergamo – Agorà – Bergamo Tv – Puntata Di Orobie Extra – Più Valli TV – Radio Alta – Colazione Con Radio Alta – Invalcavallina (Eventi) – Corriere Dell’Economia – Varese7 Press – Radio Canale Italia — Story Time – Osservatore Meneghino – Il Giorno – Crema Online – Il Cittadino Monza E Brianza – Radio 2.0 – Mi Tomorrow – Bergamo TV – Il Meteo Di Regazzoni – Cose Di Bergamo – Chei De Berghem – Araberara – Eppen – Eventi BG News – BG News – Seilatv – Geosnews – Legacoop Lombardia.

Se passiamo ad alcuni paragoni, ad onor del vero impietosi, la spesa proprio non regge, basti pensare ai 1600, 1700 atleti che ogni anno da ormai parecchi anni porta in valle solamente la 10 Miglia del Castello. Un indotto complessivo di circa 2000 2500 persone in un solo giorno.

Ovviamente appuntamento mai colto in pieno dalle associazioni ed enti del territorio che non hanno mai approfittato di questo momento per pubblicizzare le bellezze della valle, ma questo è un altro discorso.

Passando al progetto Incammino Invalcavallina la spesa pare essere eccessiva anche perché quanto di questi turisti torneranno in valle?

Mettere sullo stesso piano una corsa podistica, certamente lodevole e molto partecipata, e il progetto che ha previsto, tra l’altro, l’accompagnamento e la divulgazione di guide professioniste, attività che ha permesso di entrare in chiese, castelli e musei altrimenti non accessibili, che ha previsto l’incontro con il territorio anche dal punto di vista delle tipicità eno-gastronomiche e la comunità, approfondendo i temi del lavoro, del paesaggio, della biodiversità, etc. nella loro peculiarità locale, e che esplica la sua strategia durante tutto l’anno, è un paragone che non regge.

Differenza che è stata evidente per chi ha partecipato anche solo ad una delle attività di progetto e che segue la pagina web e i social.

Secondo gli organizzatori un centinaio di persone sono tornate in valle per ripercorrere altri sentieri in autonomia, anche se dire con certezza quanti è impossibile. E comunque la valle Cavallina attira da sempre persone nel fine settimana, il classico turismo mordi e fuggi che porta il sabato e la domenica le famiglie sulle sponde del lago per i pic nic o per la pesca.

Altra domanda, c’era bisogno di riproporre altri cammini?

Di percorsi ce ne sono già abbastanza, basti pensare al recente percorso di Carlo Magno che va ad unirsi al percorso della valle Camonica, o al percorso Flavio Tasca, ormai dimenticato, al percorso legato alla resistenza e a Malga lunga che da Scanzo arriva fin sopra al rifugio posto sui monti di Sovere, ovviamente tutti percorsi fatti a costo quasi pari a zero e comunque ancora oggi battuti. Per non parlare della passeggiata sul lago che ogni domenica raccoglie centinaia di persone impegnate anche nel giro completo del percorso pedonale.

La risposta è sì, perché il modo migliore per conoscere un territorio non è certamente accontentarsi di attraversarlo o viverlo per un weekend di svago, ma è fondamentale “camminarci dentro”.

Camminarci: perché solo con la lentezza siamo in grado di vedere, accorgerci, avere il giusto riguardo per il territorio.

Dentro: perché solo andando al cuore e in profondità delle cose, si può conoscerle, averne consapevolezza, apprezzarle e affezionarcisi.

Camminarci dentro è quindi scegliere un territorio, nel nostro caso la Val Cavallina, per un turismo motivazionale e di senso.

La promozione di un territorio in chiave sostenibile è un processo lento che per essere efficace deve prevedere la compartecipazione di tutti gli attori del territorio: regione, provincia, comunità montana, gal, amministratori, abitanti, operatori economici, insegnanti e media, che insieme siano in grado di vederne la potenzialità e che lavorino costantemente verso un obiettivo comune.

Infine, se si considera il fatto che sono state stampate 10 mila brochure, forse anche le aspettative degli organizzatori erano leggermente più alte.

L’importante era coinvolgere prima di tutto la comunità, contribuendo a far nascere la consapevolezza che solo lavorando insieme si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. La comunità diventa quindi primo e forte promotore del valore culturale e turistico del proprio territorio, diventandone anche sua custode.

Una delle metodologie usate per la progettazione e la realizzazione delle attività è stata quella dell’Heritage Interpretation (interpretazione del patrimonio).

L’obiettivo non è “istruire”, ma far riflettere, innescando il desiderio di approfondimento, spingere a guardare alle cose in profondità da punti di vista diversi.

Lo scopo dell’Heritage Interpretation, infatti, è proprio quello di riuscire a rendere il patrimonio tangibile e quello immateriale significativo per le comunità e per i propri “ospiti”, rielaborando con ciò il concetto di un turismo “responsabile, ospitale e di motivazione”.

Qui di seguito alcuni dati relativi al progetto.

“InCammino_InValcavallina” è stato l’invito a scoprire una parte del territorio regionale, attraverso le antiche vie battute da uomini e donne che hanno fatto la storia di questi luoghi. Il progetto ha proposto un’”esperienza di comunità”, mediante il Cammino sono stati fatti conoscere i luoghi attraversati e le comunità che li abitano. Il progetto ha valorizzato la Val Cavallina coinvolgendo, in particolare, i Comuni di Gaverina Terme, Spinone al Lago, Bianzano, Monasterolo del Castello, Ranzanico ed Endine Gaiano, attraverso la definizione di un sistema di cammini locali, una rete di tracciati all’insegna della mobilità lenta in un territorio che si sviluppa trasversalmente tra Lago e Montagna, nella Valle Verde-Azzurra.

I percorsi hanno garantito la fruizione dei portatori di handicap con il ricorso alla joelette. Relativamente agli obiettivi che il progetto si proponeva, si evidenzia la buona riuscita degli eventi, che hanno contribuito al rilancio di attività imprenditoriali legate all’offerta turistico culturale locale: ricettività, ristorazione, servizi per il tempo libero, trasporto persone e mobilità locale, negozi di prossimità e mercati stagionali per la valorizzazione dei prodotti locali che hanno condiviso unitariamente un obiettivo comune.

Di seguito alcuni dati sul progetto:

Il progetto lascia in eredità al territorio:

Le attività realizzate sono state così articolate:

Tutte le attività realizzate e promosse sono state organizzate, progettate, e divulgate in lingua italiana e lingua inglese, anche mediante la stampa di materiale informativo come le mappe e gadget di partecipazione alle varie iniziative.

Il progetto ha avuto una buona partecipazione di pubblico, riscontrando consensi in tutte le attività svolte. Nello specifico sono stati coinvolti: Regione Lombardia, 6 comuni, 6 comunità, 1 cooperativa sociale, 10 associazioni del territorio (pro loco – ass. sportive – ass. turistiche – ass. sociali) In termini di sostenibilità ambientale culturale si evidenziano i seguenti elementi valorizzati con la realizzazione del progetto:

Interessante la presenza di ospiti nelle strutture alberghiere, b&b e seconde case.

In considerazione dei contatti e le interazioni con la strutture di riferimento si stimano in alcune centinaia i camminatori che non potendo aderire alle iniziative programmate (ha inciso il periodo di soggiorno in valle) hanno percorso i sei itinerari in totale autonomia.

In termini di sostenibilità economico-sociale, si evidenziano i seguenti elementi valorizzati:

Hanno dato il loro contributo: 5 scultori, 2 fotografi/videomaker, 1web master, 1 tecnico del suono, 2 grafici, 4 guide ambientali escursionistiche, 2 interpreti, 1 guida mountain bike dell’Accademia Nazionale di Mountain Bike, 1 accompagnatore a cavallo, 5 operatori didattici, 2 gruppi di protezione civile, 18 relatori alla tavola rotonda, 1 poetessa dialettale, 1 musicista, 2 gruppi folk, 6 espositori mercatino, 1 artigiano impagliatore, 3 artisti teatrali, 50 comparse nella realizzazione del video e dell’album fotografico.

Sono stati coinvolti nella realizzazione dei cammini gli operatori economici: 10 ristoranti, 2

agriturismi, 4 alberghi, 8 produttori locali, 5 negozi di vicinato, 15 bar/tabacchi/edicole,

1 campeggio, 3 aree pic nic, 1 noleggiatore di e-bike, 1 autoservizi, 1 impresa edile, 1

negozio di attrezzature sportive, 3 farmacie.

Durante i cammini sono state utilizzate: 1 bici muscolare, 20 e-bike, 2 jolette, 1 bus; Realizzate 6 degustazioni, 50 lunch box; distribuiti 150 kit con prodotti locali, 150 braccialetti personalizzati, 150 borsette personalizzate, 150 magliette personalizzate.

Le opere: 7 sculture, 28 bozzetti, 1 mostra permanente bozzetti, il logo.

Promozione e media: 1 conferenza stampa, 10 giornalisti, 5 testate, 5 emittenti televisive con decine di passaggi nei telegiornali ed interviste, 4 emittenti radiofoniche, animazione social con oltre 300 post di cui 50 sponsorizzati, riviste di settore.

Per dare continuità al progetto

Il partenariato intende ora affidare alla Cooperativa Sociale L’INNESTO il compito di continuare ad animare i profili sociale e il sito web rendendoli dinamici con l’introduzione di nuovi contenuti. Riproporre gli itinerari accompagnati ideati con il progetto al fine di proseguire il processo di divulgazione e promozione del territorio, animando la rete degli operatori e sollecitando le scuole, tenendo alto l’attenzione di enti e operatori sul tema della fruizione del territorio anche in funzione di inclusione e accessibilità.

Questa l’ipotesi di calendario degli itinerari accompagnati in fase di predisposizione ma non ancora definitivo.

Calendario primavera/estate 2023:
1) 30 aprile (domenica)
2) 1 maggio (festa – lunedì)
3) 14 maggio (domenica)
4) 28 maggio (domenica)
5) 11 giugno (domenica)
6) 25 giugno (domenica)

Calendario estate/autunno 2023:
1) 27 agosto (domenica)
2) 10 settembre (domenica)
3) 24 settembre (domenica)
4) 8 ottobre (domenica)
5) 22 ottobre (domenica)
6) 1 novembre (festa – mercoledì)