Agorà

Il sindaco Freri: “C’è un finanziatore per le terme” e in consiglio comunale è scontro con la minoranza

Tante urla, attacchi e molta tensione, non è mancato nulla nel consiglio comunale che doveva discutere la mozione della minoranza sulle terme di Ranzanico, dopo la notizia in esclusiva, ecco che Agorà entra nella discussione consiliare di Ranzanico. Renato Freri e Sergio Buelli, con l’appoggio di Dario Pellegrino, non si sono certo risparmiati. E a fine consiglio comunale la notizia più importante emersa è che il progetto va avanti, con tutte le cautele del caso. “Gli imprenditori sono venuti in Comune anche giovedì scorso – spiega Renato Freri – ed hanno parlato ancora del progetto delle terme dicendo anche che c’è un investitore interessato a realizzare tutto il comparto”, che comprende il recupero della villa Terzaghi, la realizzazione del parco, delle terme pubbliche e private e dell’albergo. “Ma per ora non c’è nulla di definitivo – specifica il sindaco Freri – non c’è un progetto definitivo, non ci sono volumetrie definite, costi, insomma prima vogliamo vedere qualcosa di definitivo. Poi ovviamente bisogna vedere cosa offre in cambio come contropartita l’imprenditore al Comune. Infine prima di partire con i lavori servirebbe almeno un anno e mezzo prima di dare via al cantiere tra recepimento del progetto nel PGT e permessi vari”.

Tornando al consiglio comunale, Freri spiega: “Mi hanno detto che sono falso perchè ho tenuto nascosto il progetto e che dovevo usarlo in campagna elettorale e presentarlo alla gente, allora ed oggi di progetti concreti non ce ne sono, la società che ha presentato l’idea delle terme è la stessa che ha presentato il recupero di Villa Astori a Bergamo, se ci fosse stato qualcosa di più concreto certamente l’avrei presentato in campagna elettorale o anche prima. Qui nessuno nasconde nulla, semplicemente non c’è nulla da presentare con concretezza. Mi hanno detto in consiglio comunale che non ho vinto le elezioni, che ho vinto con uno scarto risicato, intanto però io ho avuto la maggioranza dei voti”.