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I dati del lavoro a Bergamo, crescono le assunzioni nell’area di Grumello, in crescita agricoltura e costruzioni

Nel mese estivo di Agosto, quest’anno ancor più “anomalo” del solito, prosegue la difficoltosa risalita delle assunzioni di dipendenti in provincia di Bergamo, sprofondate per la pandemia Covid-19 a marzo (-27,3% su base annua), aprile (- 65,8%) e maggio (-38,1%), poi, dopo il lockdown, rimbalzate a giugno (-18,9%) e luglio (-14,7%).
I 6.407 nuovi avviamenti di agosto sono ancora al di sotto ma non lontani (-11,8%) dai livelli dell’agosto 2019, quando se ne contarono 7.261.
La distanza si riduce nei contratti temporanei con un dimezzamento delle variazioni tendenziali, pur sempre negative, delle 3.558 assunzioni a tempo determinato (-4,5% ad agosto dopo il -8,9% di luglio) e delle 1.303 in somministrazione (-17,5% ad agosto dopo il -31,3% di luglio). Gli avviamenti a tempo determinato prevalgono,
mediamente nell’anno, nel commercio e servizi (61% delle assunzioni degli ultimi 12 mesi), mentre le somministrazioni valgono il 37,8% degli ingressi nell’industria.
Pare accentuarsi ad agosto il calo degli avviamenti permanenti: 235 nell’apprendistato (-28,8% su base annua, a luglio erano a -20,2%) e 1.311 con contratto a tempo indeterminato (-19,5% dopo il -12,6% di luglio), anche se a questi ultimi vanno aggiunte oltre 900 trasformazioni a tempo indeterminato (+12,7% sull’agosto del 2019), segnale incoraggiante di una ripresa delle stabilizzazioni di molte assunzioni temporanee o in prova. Sono in marcato aumento (+41,8% ad agosto) anche le proroghe dei contratti a tempo determinato.
Sul versante opposto, quello delle uscite, le 11.624 cessazioni, frenate nei mesi scorsi dal minor volume di contratti di breve durata, dall’ampio ricorso alla Cassa Integrazione e dal blocco dei licenziamenti economici, si avvicinano ai livelli dell’anno scorso: -8% ad agosto dopo il -18,3% di luglio.
Ne deriva un saldo negativo tra avviamenti e cessazioni (-5.217 ad agosto)
pressoché uguale a quello dell’agosto del 2019 (-5.369). Pesa nel consuntivo mensile la seconda ondata, dopo quella di giugno, di cessazioni del personale scolastico con incarico annuale (saldo negativo per oltre duemila posizioni, del tutto simile al corrispondente dato del 2019) destinato a riemergere nelle nuove assunzioni nei prossimi mesi.
Il saldo degli ultimi 12 mesi si porta ad agosto a quota -4.760, in relativo
miglioramento per il secondo mese consecutivo. La variazione negativa è concentrata nella componente nazionale ed è più marcata per le donne (-2.893) che per gli uomini (1.999).
Per quanto riguarda la dinamica dei settori economici, la variazione assoluta degli ultimi dodici mesi è positiva per un centinaio di posizioni nell’agricoltura, mentre si consolida a +1.328 la tendenza del settore delle costruzioni ad una crescita moderata ma costante (dalla fine del 2017 in poi, con un rapido recupero dopo il rallentamento nei tre mesi di massimo impatto del Covid-19). L’industria cumula una perdita di 2.560 posizioni, in recupero sul minimo registrato a maggio. Nel commercio e servizi, il saldo annualizzato ad agosto è a -3.628, lo stesso livello dello scorso giugno, oltre la metà del quale è attribuibile ai servizi turistici (servizi di alloggio e ristorazione e attività di intrattenimento).
A livello territoriale sub-provinciale il saldo a 12 mesi si mantiene positivo solo nell’area di Romano di Lombardia, dove è tradizionalmente elevata la concentrazione di attività nelle costruzioni, e in quella di Grumello del Monte, dove crescono le assunzioni. Il saldo annualizzato negativo della provincia è ascrivibile alle aree di Bergamo (-2.687), Treviglio (-1.122) e Ponte San Pietro (-922).
Le assunzioni risultano in aumento anche nell’area di Zogno, mentre flettono nei restanti CPI con tendenza negativa in attenuazione nell’area del capoluogo (-13,4% dopo il -16,8% precedente) e in peggioramento nella zona di Treviglio (-27,7% dopo il -20,6%).