I campioni della crescita? Sono a Casazza, San Paolo, Credaro e Costa Volpino
Anche le ditte della valle Cavallina, dell’alto e basso Sebino tra i campioni della crescita e due di queste sono addirittura nei primi 50 in Italia. L’Istituto Tedesco Qualità e Finanza e La Repubblica Affari & Finanza presentano la terza edizione dello studio più ampio sulle aziende italiane in maggiore espansione economica – i campioni della crescita in Italia. Le imprese con la più grande crescita di fatturato tra il 2016 ed il 2019 verranno presentate e premiate con un sigillo di qualità in uno speciale su La Repubblica Affari & Finanza il 12 ottobre 2020. L’Istituto Tedesco ITQF, ente indipendente leader in Europa nelle indagini di qualità, dopo una severa selezione, ha stilato la lista delle 400 aziende-motore della ripresa in base alla crescita media annuale nel triennio 2016-2019. È la 3. edizione di un’indagine dettagliata che premia le eccellenze dell’economia italiana che nonostante un quadro macroeconomico molto difficile registrano uno sviluppo notevole.
La Italflon si piazza tra le prime cinquanta ditte con un 43° posto con un trend di crescita media annua del 55,6% e un fatturato che balza da un milione 914 mila euro del 2016 a 7 milioni211 mila euro. Al cinquanrtesimo c’è la Moderna srl di Casazza, ditta del settore alimentare con una crescita annua del 53,4%. Al 186° posto la Sandrini Metalli di Costa Volpino con un trend di crescita annuo del 23,1%. 337° posto per la Lopigom di Credaro con una crescita del 12,6%, ovviamente del settore della gomma, da 17,5 a 25 milioni di euro.
La metodologia
L’Istituto tedesco qualitá ITQF ha stilato la classifica dei 400 aziende italiane autocandidatesi con il maggior tasso di crescita di fatturato nel triennio 2016-2019, i Campioni della Crescita 2021. La long list iniziale ha compreso oltre 12.000 aziende con alto tasso di crescita ed è stata redatta tramite ricerca in banche dati pubblicamente disponibili (Seat PG, camere di commercio ecc.), dati aziendali online, analisi di gare e portali di comunicazione. In totale queste fonti di ricerca censiscono circa 8 milioni di imprese italiane.
Tutte le 12.000 aziende della long list sono state contattate via posta, e-mail o telefono con la richiesta di compilare un dettagliato questionario sull’attività̀ dell’impresa. Per far parte della classifica dei 400 Campioni della Crescita le aziende dovevano rispettare diversi criteri:
- avere raggiunto un fatturato minimo di 100.000 € nel 2016
- aver raggiunto un fatturato minimo di 1,2 milioni € nel 2019
- essere un’azienda indipendente con sede legale in Italia
- essere cresciute prevalentemente in modo organico, non avendo come modello di business l’acquisizione di altre aziende
- non trovarsi in nessuna delle condizioni di cui all´art. 80 del Dlgs. 50/2016
Sono stati raccolti anche dati sui risultati operativi nel triennio 2016-2019 e sul numero di dipendenti, per scartare aziende con un continuo declino dell’occupazione o persistenti perdite. l calcolo del tasso di crescita si è basato sui dati di fatturato comunicati e confermati dalle aziende candidate. La lista dei campioni è stata stilata in base alla crescita media annuale, il cosiddetto tasso annuo di crescita composto, più comunemente noto come CAGR dall’acronimo anglosassone Compounded Average Growth Rate (CAGR):
CAGR = (fatturato 2019 / fatturato 2016)1/3 – 1
I dati sono stati forniti e confermati ufficialmente da un membro della direzione o da un dipendente delegato dell’azienda. Tutti i dati riportati dalle aziende sono stati elaborati e controllati dall’ITQF e, in caso di divergenze, l’Istituto tedesco si è avvalso dei dati ufficiali pubblicamente disponibili (ad esempio dati presenti nel Registro delle Imprese). Aziende che non corrispondono ai criteri sopra citati o con un tasso di crescita inferiore, non sono considerate nella classifica finale.
La metodologia viene utilizzata anche in altri paesi europei coma la Germania dove i Campioni della crescita riscuotono da anni grande successo.
Disclaimer: L’indagine non pretende la completezza: Ci sono aziende con un alto tasso di crescita che non hanno volute rendere pubblici i loro bilanci o non hanno partecipato all’iniziativa per altre ragioni.