Esclusiva: La Regione rivuole 132 mila euro dalla ex Unione Media valle Cavallina, ora chi paga?
Questo il titolo del decreto di Regione Lombardia che fa tremare i polsi ai sindaci dei Comuni di Borgo di Terzo e Luizzana: ‘REVOCA PARZIALE DEL CONTRIBUTO REGIONALE EROGATO IN FAVORE DELL’UNIONE MEDIA VALLE CAVALLINA NELL’AMBITO DEL BANDO A GRADUATORIA PER L’EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DEGLI EDIFICI DI PROPRIETA’ DEI COMUNI SINO A 1.000 ABITANTI’. Il titolo del decreto emanato da Regione Lombardia non lascia troppi spazi ad interpretazioni, Il Pirellone rivuole indietro 132 mila euro e li chiede a Borgo di Terzo e Luzzana, gli ultimi due Comuni a sciogliere definitivamente l’Unione della Media valle Cavallina, ente che aveva ricevuto i soldi dalla Regione per il Municipio di Borgo di Terzo, allora sede dell’Unione. Vigano San Martino aveva deciso di andarsene qualche mese prima, fattore che oggi permette al sindaco Alfredo Nicoli di non dover partecipare alla restituzione della consistente somma. Vigano ha effettuato il recesso a giugno mentre borgo e Luzzana hanno deliberato a ottobre nei propri comuni lo scioglimento.
Ma perché la Regione rivuole indietro parte del contributo che ammonta a 132 mila euro? Perché l’Unione che ha ricevuto i soldi doveva in cambio rimanere in vita per 5 anni, cosa che non è avvenuta, da qui la richiesta di restituzione dei soldi. Il 21 ottobre Regione Lombardia stanzia infatti all’Unione Media valle Cavallina 225 mila euro. Poi i controlli sulla regolarità della procedura che porta alla segnalazione della mancanza dei requisiti: “a seguito del controllo effettuato presso l’Unione Media Valle Cavallina dagli uffici dell’UTR competente in data 20 dicembre 2022 è stata redatta la Checklist per le verifiche in loco – Realizzazione di Opere pubbliche a regia e a titolarità, trasmesso alla Scrivente dall’Autorità di Gestione, e dato atto come in tale verbale venga mosso il seguente rilievo: “Si segnala che come previsto dalle linee guida per l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle spese del Bando al punto 1.7 — rinunce e decadenze, si segnala la possibile inadempienza al comma che cita: “si verifichino, nei cinque anni successivi al collaudo delle opere, modifiche dei requisiti soggettivi dei beneficiari tali per cui gli stessi non avrebbero potuto presentare domanda di contributo” (si è accertato il processo in essere di scioglimento dell’Unione della Media Valle Cavallina). VISTO il dduo 5382 del 21 aprile 2022 con il quale l’Amministrazione Regionale ha preso atto dell’avvenuto scioglimento dell’Unione Media Valle Cavallina, con effetto dall’1 gennaio 2022” Da qui la richiesta di restituzione dei soldi: “RILEVATO che i requisiti del bando sono stati soddisfatti non per un quinquennio ma per il periodo intercorrente tra la data del collaudo (10 dicembre 2019) ed il 31 dicembre 2021, dopo il quale ha avuto effetto lo scioglimento dell’Unione, e che pertanto l’importo da revocare – calcolato in proporzione al periodo di non soddisfacimento dei requisiti nell’ambito del quinquennio – va ridotto del 41,24% e risulta quindi pari a 132.215,22 Euro; STABILITO che la restituzione delle suddette somme, dovrà avvenire entro 90 giorni dal ricevimento del presente atto; in caso contrario, matureranno gli interessi di mora e l’Amministrazione provvederà a porre in essere tutti gli adempimenti di legge necessari al recupero delle somme”
)0 giorni quindi per ridare i soldi e le domande ora che nei tre comuni sono tante. Il beneficio va a Borgo di Terzo, che si ritrova il Municipio rifatto a nuovo. è giusto che questa cifra sia da riversare solo da chi ha sciolto l’ente o forse più corretto la versi il comune di borgo visto che all’epoca nello stesso stabile aveva al piano strada i suoi uffici, il magazzino nel piano ribassato e usufruiva della sala consiliare e dell’archivio al piano primo dove c’erano gli uffici dell’Unione? Inoltre Borgo non avrebbe ottenuto i fondi, destinati ai Comuni sotto i mille abitanti o alle Unioni, quindi ottenuti grazie al fatto di essere in Unione con Luzzana e Vigano.
Una bella patata bollente quindi che il sindaco Stefano Vavassori e Ivan Beluzzi o il futuro sindaco di Luzzana dovranno gestire. Vigano sembra essere fuori dalla vicenda essendo uscito dall’Unione quando questa era ancora tenuta in vita dagli altri due Comuni che solo mesi dopo avrebbero deciso di scioglierla definitivamente.