Dopo aver passato una vita negli uffici comunali di Carobbio, precisamente al piano terra nell’ufficio comunale, ora Dario Ondei prova a salire di un piano per diventare sindaco di Carobbio degli Angeli. Lasciata l’attività per pensionamento, l’ex responsabile dell’ufficio tecnico di Carobbio si candida alla corsa di sindaco contro il sindaco uscente Giuseppe Ondei, suo cugino, con il quale le scintille negli anni non sono mancati. “Mi candido per passione e volontà di mettere l’esperienza maturata in oltre 33 anni in ambito pubblico – spiega Dario Ondei – a servizio dei carobbiesi; sono in pensione e penso di poter dedicare tempo all’impegno”.
Sui 5 anni del sindaco uscente e della maggioranza, Dario Ondei da un giudizio severo: “Sono privi di elementi che li caratterizzano, con più ombre che luci, per un’azione per nulla trasparente, con diverse cose in step non portate a termine e tutte con carenze; una su tutte la famosa e pericolosa rotatoria di via Gavazzoli, che obbliga I mezzi pesanti a transitarvi contromano; ma l’elenco è lungo e oltretutto, non è stata fatta un’opera che sia rimasta nello stanziamento iniziale, diverse le aggiunte, le perizie e i frazionamenti in aumento di spesa; recentemente sono stati inaugurati gli ambulatori medici, che dovevano essere un centro prelievi, peccato che solo dopo si accorgono che non hanno previsto la climatizzazione e ora ci devono rimettere mano con altri 10 mila euro.”.
Se diventerà sindaco Dario Ondei punterà sulla piena disponibilità nei confronti dei cittadini: “Farò il Sindaco in ascolto costante, anche in uscita se ce ne sarà bisogno, cercando di intercettare fragilità sociali e del territorio prima che si complichino oltremisura; massima collaborazione con soggetti pubblici e privati che possano portare valore aggiunto a vantaggio della collettività. Per carattere guardo sempre avanti, difficilmente mi volto indietro se non per pescare nelle esperienze positive; vorrei costruire e non demolire, per riprendere le parole di Giovanni XXIII, guardo più alle cose che uniscono che a quello che dividono.” E cosa farà se verrà eletto sindaco? Che futuro darà al centro sportivo? Alla piazza, alla villa Riccardi? “Il centro sportivo, e ancora in attesa di una certificazione di sicurezza per la prevenzione incendi, checche se ne dica; prima d’altro, io mi sarei preoccupato di questo e di questo mi preoccuperò; sento di progetti di una sua costosa trasformazione, ma nulla e stato mostrato pubblicamente e non posso dire nulla, tutto si può fare, dipende dalla disponibilità economica dell’ente e dalla bontà dell’operazione.
Per quanto riguarda la piazza rappresenta e rappresenterà una priorità, se ne parla da troppi anni e Carobbio ha bisogno di una vera piazza. Infine Villa Riccardi, è un problema serio ed è ormai tempo di soluzioni definitive; è sempre più in degrado, o si restaura o meglio lasciare che lo facciano altri dalla capacita economica”.
A Breve pubblicheremo anche l’intervista al sindaco uscente Giuseppe Ondei