La musica l’ha portata ad esibirsi sui palchi di mezzo mondo ed ora, attraverso la musica, sta raccogliendo fondi per la Croce Rossa Itaiana. Lucia Rubedo ha deciso di realizzare un video per raccogliere fondi.
“Sono una cantante lirica – spiega Lucia Rubedo – vivo con la valigia sempre pronta…avevo una vita molto frenetica poi d’un tratto mi sono ritrovata a casa da un giorno con l’altro. Non era il caso di deprimermi, anche se stare a casa mi piace visto che sono spesso in giro, così mi sono dovuta reinventare. Così in collaborazione con One Music e il pianista Alberto Braghini abbiamo deciso di usare la nostra arte e creare un video. All’inizio doveva essere un semplice video da postare sui social per tenerci in contatto con il nostro pubblico, ma poi ho pensato che potevo dare uno scopo più nobile al video.
Penso che la musica deve sempre avere uno scopo, è portatrice di un messaggio, dà conforto e aiuta, altrimenti è una mera esecuzione. Così ho pensato di utilizzare il video per raccogliere donazioni.. ho contattato l’ospedale di Bg , l’ospedale di Cremona (perché sono cremonese di nascita) e la CRI comitato di Bergamo hinterland. Le prime due non mi hanno ancora risposto mentre la CRI si è subito mostrata entusiasta dell’iniziativa. Ho parlato con Matthew Mazzoleni (responsabile comunicazioni della CRI comitato Bg Hinterland ) che mi ha fatto avere le loro coordinate bancarie che successivamente ho inserito all’inizio del video. Ho scelto la CRI perché li conosco bene sono anni che dono il sangue, anche di recente, e vedo quanto impegno prestano i volontari, volevo aiutarli a mia volta con ciò che mi è stato donato. Per quanto riguarda la scelta dell’ave Maria di Gomez: In questo momento difficile ho scelto l’Ave Maria di Gomez, preferendola ad altre più famose di Schubert, Caccini o Gounod (è meno conosciuta) , perché la religione è conforto e la Madonna ai piedi del figlio è il simbolo della sofferenza, la stessa che stiamo vivendo. Poi come a detto il Papa affidiamoci a Maria…è la madre di tutti…poi chi meglio di una madre ci può consolare? “