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Cenate Sopra – La corte dei Conti indaga sull’acquisto degli uffici delle Poste

Un’istruttoria della Corte dei Conti sull’acquisto dell’immobile che ospita oggi gli uffici postali, il sindaco Claudia Colleoni ha portato in consiglio comunale una questione che riguarda scelte prese dal suo predecessore Carlo Foglia. Nel 2016 infatti l’amministrazione comunale di cenate Sopra si era ritrovata di fronte ad un bivio, perdere l’ufficio postale o acquisire l’immobile dove è ospitato l’ufficio per ridurre le spese sostenute da Poste Italiane e mantenere così il servizio in paese. Il sindaco Foglia e la sua giunta decise di procedere per l’acquisto, ma ora la Corte dei Conti ha aperto un’istruttoria su quella decisione:

“IN ottemperanza alla disposizione sopra richiamata, la Sindaca Claudia Colleoni informa il Consiglio  che la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti ha aperto un procedimento istruttorio  e acquisito elementi di valutazione per quanto riguarda l’operazione di acquisto dell’immobile di  via Papa Giovanni XXIIII n.2, dove ha sede l’ufficio delle poste di Cenate Sopra. Ricorda che  l’acquisto fu effettuato dalla precedente amministrazione per scongiurare l’ipotesi di cessazione del  servizio postale, allorchè era intervenuta la volontà della proprietà di non rinnovare il contratto di  locazione al Comune. La chiusura dell’ufficio, in un comune con una popolazione anziana molto  alta, avrebbe comportato notevoli disagi alla popolazione, che si appoggia alle Poste anche per i  servizi di natura finanziaria che esse erogano. Informa che il Comune di Cenate Sopra, supportato  da un proprio legale di fiducia, ha presentato le proprie controdeduzioni per spiegare le motivazioni  di carattere sociale alla base dell’acquisto e fornito gli elementi richiesti. Ricorda ancora che già a  luglio, nel corso di una udienza pubblica davanti ai giudici contabili, presente anche il segretario  comunale, aveva ribadito le motivazioni dell’acquisto e l’importanza di mantenere l’ufficio postale  sul territorio. Conclude informando che si è attesa di avere notizie sulla chiusura del procedimento”. Nella delibera che di fatto ha comunicato ai consiglieri la questione dell’istruttoria, anche l’ex maggioranza, nella figura dell’ex vicesindaco Giovanni Cattaneo ha detto la propria sulla questione: “Il consigliere Cattaneo Giovanni prende la parola per ricordare di avere seguito la vicenda di acquisto dell’immobile, risalente al 2016, nella sua qualità di vicesindaco nell’amministrazione che aveva realizzato la compravendita. Sottolinea che l’acquisto dell’immobile di via Papa Giovanni  XXIII, subaffittato alle Poste Italiane, avrebbe consentito al comune di risparmiare sul canone di  locazione ed evitato la possibile chiusura dell’ufficio postale, come già era successo in alcuni  comuni della Val Cavallina che si erano ritrovati senza le Poste. Osserva inoltre che dall’esame  dell’ordinanza non appare in contestazione tanto il valore della compravendita, perché la perizia di  stima dell’immobile era stata sottoposta alla verifica dell’Agenzia del Demanio, bensì le  motivazioni alla base dell’attestazione circa l’indispensabilità ed indifferibilità dell’acquisto”.

M. Alborghetti