La maggioranza tira dritta sulla questione Suap con il sindaco Giovanni Benini che boccia la mozione presentata da Castelli Calepio Cambia. Nel consiglio svoltosi il 30 giugno la maggioranza ha respinto le richieste della minoranza che, forte anche delle firme raccolte in questi giorni, chiedeva la bocciatura del tanto discusso Suap. Ecco il resoconto della serata reso dal consigliere comunale Sabina Pominelli
il terzo il riscontro alla mozione presentata dalle minoranze in data 18-05-21 per chiedere la revoca della delibera di Consiglio Comunale riguardante l’ampliamento dell’attività produttiva da parte della ditta Suardi.
Un ordine del giorno che il sindaco pare avesse molta fretta di liquidare, tanto che è stato trattato in meno di un’ora, ricorrendo alle norme restrittive Covid per limitare l’ingresso al pubblico, e alle ore 18,30, orario scomodo per tutti, che assicura l’assenza o quantomeno il ritardo di almeno un consigliere di minoranza.
D’altra parte, nonostante il tema del cosiddetto SUAP Suardi e relativa realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti a Cividino sia un tema che ha molto coinvolto i cittadini di Castelli Calepio, i quali hanno avviato una raccolta firme che ha raccolto centinaia di adesioni, il sindaco e i consiglieri di maggioranza non hanno dimostrato nessuna disponibilità a qualsiasi forma di confronto pubblico. Allo stesso modo, nemmeno i consiglieri di minoranza sono mai stati interpellati sulla questione nemmeno per verificare, anche solo per cortesia istituzionale, la loro possibilità a presenziare al consiglio in cui si discuteva di un tema proposto proprio da loro.
La mozione presentata chiedeva la revoca in autotutela della deliberazione n. 14 del 31-03-2021 per delle motivazioni di tutela della salute pubblica e ambientale che ribadiamo: l’impianto di trattamento rifiuti sarà installato a pochi metri dagli impianti sportivi, a poche centinaia di metri dalle scuole e dalle abitazioni, confinante con un’azienda agricola e con l’acquedotto comunale e provocherà un aumento dell’inquinamento acustico, di polveri e di smog, oltre ad un aumento di traffico soprattutto di mezzi pesanti.
Questi motivi, condivisi da un gran numero di cittadini, avrebbero potuto indurre i consiglieri rimasti in maggioranza (dopo le dimissioni di un consigliere e assessore) a revocare la delibera; ricordiamo che qualsiasi atto della pubblica amministrazione può essere revocato in autotutela, se chi l’ha adottato ritiene di aver commesso un errore. Così non è stato e tutti i consiglieri di maggioranza con il sindaco hanno votato contro l’accoglimento della mozione presentata, confermando ancora una volta che per loro conta più l’interesse del privato che quello pubblico dei cittadini.
L’unico risultato ottenuto da parte nostra è stato l’inserimento in delibera di una precisazione rispetto alla validità della deroga all’art. 40 del Piano delle Regole, la quale rimane confinata al solo SUAP e non a tutto il PGT.