Botta e risposta tra il sindaco di Castelli Calepio Giovanni Benini e il comitato per la salute pubblica Castelli Calepio – Palazzolo sulla questione amianto. Se per il sindaco Benini il problema non sussiste, il Comitato replica presentando la conferenza stampa di venerdì 6 marzo con un comunicato stampa: “Dicono il sindaco e il capogruppo uniti per Castelli Calepio nonché assessore all’ ambiente:
- Che il Comune avrebbe tempestivamente adottato tutti i provvedimenti del caso … effettuando un monitoraggio d’ urgenza.
si deve rammentare innanzi tutto che i provvedimenti del caso non possono che consistere nella rimozione dell’eternit, gravemente ammalorato, che diffonde fibre nella zona limitrofe. Un monitoraggio non è un “provvedimento del caso” ed è canzonatorio dichiararlo “urgente” , quando è noto che fu disposto con ordinanza del sindaco da eseguirsi “entro tre giorni” nel lontano 2013. Mai fatta!
- Che l’analisi con il sistema SEM permetterebbe indagini “estremamente dettagliate e precise nel rilevamento di eventuali fibre”.
- Lo stesso sindaco dott. Benini ha dato atto della inidoneità dello strumento al fine di accertare la presenza di amianto in colloquio proprio con lo scrivente, cittadino di Castelli Calepio, la cui famiglia ed i bambini in tenera età vivono in via Moroni. E’ il caso di rammentare che l’eternit dopo un periodo di circa dieci anni dall’installazione è di per sé pericoloso. E va assolutamente rimosso. L’eternit gravante sulla proprietà Fratus risale a vari decenni or sono.
- Che dai controlli eseguiti da tal Maeco non sarebbe “emersa la possibilità di alcun danno immediato per la salute pubblica”.
- Il Consiglio Comunale del 26 febbraio si è tenuto in forma segreta per tutelare la riservatezza del singolo “in quanto oggetto di procedimento penale in corso”. L’ art. 16 del regolamento comunale non tutela l’ interesse a nascondere le responsabilità degli amministratori, ma la riservatezza circa la qualità delle persone ovvero la riservatezza dei singoli o dei gruppi ( es. convinzioni religiose, abitudini come hanno a che vedere con la fedeltà matrimoniale, frequentazioni di ambienti malsani, ecc…). Nel caso di specie non sussisteva alcun requisito per la secretazione.
- Nulla vi sarebbe de eccepire circa la decisione di procedere a porte chiuse; tuttavia la direttiva prevedeva che la riunione fosse accessibile al pubblico mediante trasmissione audio visiva; la sera della riunione del Consiglio i cittadini sono stati tenuti addirittura in strada. Nessun dispositivo era ovviamente installato.
- Le problematiche inerenti la nota epidemia nulla hanno a che fare con il dovere (eluso da ben sette anni!) di provvedere all’ ablazione dell’ amianto e non scriminano i responsabili rispetto al grave inadempimento degli obblighi loro incombenti.
- Onde fornire le doverose (per quanto tardive) giustificazioni ai propri inadempimenti, il sindaco e l’assessore all’ambiente potranno partecipare alla CONFERENZA STAMPA convocata dal COMITATO per venerdì 6 marzo 2020, ore 15.30 presso gli uffici della CIS MOTTA s.rl. in Castelli Calepio, via Moroni n. 4
- Il Comitato indice questa conferenza stampa per esprimere la solidarietà alle famiglie colpite da parenti con tumori verosimilmente dovuti all’inquinamento della zona e all’operaio che ha lavorato presso il cantiere Fratus e che grazie al nostro sindaco dott. Benini si trova a vivere giornate da incubo.
- Dopo aver perso lo stipendio di qualche mese e la sudatissima liquidazione di fine rapporto. (vedasi lettera allegata alla comunicazione) il risultato è che il sindaco gli chiede di pagare la bonifica dell’area al posto del comune! Oltre al danno la beffa!
- Il Comitato chiede alla popolazione di Castelli Calepio e Palazzolo s/o di entrare a far parte di un gruppo WhatsApp inviando il proprio numero nome e cognome al n. 338.8384960 con lo scopo di far parte di una comunità che faccia sentire la vostra e la nostra voce e le nostre preoccupazioni segnalando qualsiasi grave disagio affligga qualunque cittadino.
- Lo scopo principale del Comitato è di tutelare i diritti di tutti i cittadini e dei lavorati e delle classi operaie.