Castelli Calepio: Cividino e Quintano vogliono la secessione e ora arriva il Comitato

Castelli Calepio: Cividino e Quintano vogliono la secessione e ora arriva il Comitato

Cividino Quintano pronto alla secessione da Castelli Calepio, le ultime polemiche sulla riqualificazione della scuola di Cividino sembra aver creato un solco ormai tra i residenti delle due frazioni a sud di Tagliuno e l’amministrazione comunale tanto da proporre una secessione. L’idea sarebbe quella di passare a far parte del Comune di Palazzolo sull’Oglio, quindi spostare addirittura i confini delle due province, o magari semplicemente passare a Grumello del MOnte. Sta di Fatto che Massimiliano Chiari ha lanciato il sondaggio che ha trovato grande eco tanto da arrivare a pensare ad un comitato per la secessione. Su FAcebook Massimiliano Chiari spiega che: “

Il sondaggio lanciato, tra il serio e il faceto, qualche giorno fa, ha suscitato un vivo interesse. Rispetto all’ipotesi che le frazioni di Cividino-Quintano possano staccarsi da Tagliuno e migrare sotto il Comune di Palazzolo s/O si sono espresse oltre 100 persone (116), 94 delle quali favorevoli (82%) e 22 contrarie (18%). Tra i contrari, alcuni sarebbero comunque favorevoli purché si rimanga bergamaschi, suggerendo implicitamente un’annessione a Grumello del Monte oppure a Telgate, per esempio. Comunque sia, la stragrande maggioranza di coloro che hanno espresso la propria opinione nel sondaggio è assolutamente favorevole a staccarsi da Tagliuno. Di questo deve farsi una colpa Tagliuno, non certo Cividino-Quintano.

Io ed altri riteniamo che questo dato, molto significativo, non debba rimanere lettera morta. Ci siamo decisi, quindi, come primo passo del percorso che intende portare all’affrancamento da Tagliuno, a lavorare per la costituzione di un COMITATO CIVIDINO-QUINTANO, una libera associazione di cittadini, legalmente riconosciuta, che intende perseguire esclusivamente gli interessi storico-culturali, ambientali, economici, politici delle due frazioni. Quali sono i bisogni di Cividino-Quintano? Li individueremo e chiederemo, di volta in volta, alle istituzioni competenti di soddisfarli.

Il Comitato non avrà colore politico, rappresenterà i bisogni e le istanze delle frazioni di Cividino-Quintano e li rappresenterà alle amministrazioni (comunali, provinciali, regionali) di volta in volta insediate, indipendentemente dal loro colore politico.

Nel medio-lungo termine, l’obiettivo sarà comunque quello – mediante referendum – di ‘staccarsi’ da Tagliuno per approdare a Palazzolo s/O (oppure a Grumello del Monte oppure Telgate) se il Comune di destinazione manifesterà interesse all’annessione.

Ovviamente quanto succintamente sopra descritto rappresenta un desiderio che si potrà concretizzare solo se i cittadini aderiranno numerosi al Comitato e se una parte di essi sarà disponibile ad impegnarsi in prima persona per la nascita e la gestione del Comitato stesso, diversamente non ci sarà futuro né per il Comitato né per le idee che esso vorrebbe rappresentare. Nessuno si senta escluso, quindi, o pensi di poter delegare sempre ad altri ciò che gli sta a cuore, se gli sta a cuore. Io lancio l’iniziativa, ma essa non avrà futuro se non si creerà un solido e appassionato gruppo dirigente del Comitato.

Qualcuno dice che vogliamo “dividere”: no, sbagliato! Noi vogliamo unire, e precisamente vogliamo unirci a chi – diversamente da quanto accaduto finora – vorrà rispettare e soddisfare le legittime esigenze della comunità di Cividino-Quintano.

Non siate impazienti, ci vorrà tempo, vi terremo informati. Per ora è tutto. E buon 2023 a tutti.”

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