Carobbio – Famiglie che vivono in garage, appartamenti occpati, il degrado di via Verdi

Carobbio – Famiglie che vivono in garage, appartamenti occpati, il degrado di via Verdi

In uno di questi garage trasformato in abitazione da una famiglia rom si è consumata la tragedia della bimba di 3 anni

Famiglie che vivono rinchiuse in un garage, abitazioni abusive, occupazione abusiva di suolo pubblico, case private occupate da altri e poi sporcizia, rifiuti e spaccio, non è un angolo di qualche periferia di città o di zone del sud Italia, tutto questo accade a Carobbio degli Angeli dove da anni la zona a sud della ferrovia Bergamo Brescia. Il degrado di via verdi dura ormai da anni e qui sabato si è consumata l’ultima tragedia, la morte della bimba di 3 anni deceduta dopo aver ingerito una batteria. “Questi rom vivono da alcuni anni in un garage – spiega un residente – già sotto sequestro amministrativo, già a suo tempo sgomberato dal sindaco Bonardi e sotto ingiunzione per opere edilizie abusive,e per occupazione abusiva di suolo pubblico. Diverse sono state le segnalazioni dall’autorità giudiziaria, anche per violazione dei sigilli di sequestro”. Ma fino ad oggi nessuno è riuscito a risolvere questa situazione mentre i residenti si lamentano del degrado.

Anni di abbandono, degrado e abusivismo

Due anni fa sempre in questa zona qualcuno aveva dato fuoco ad una delle automobili parcheggiate. “Non si sa bene chi abita in questa struttura -spiegano i residenti – si vedono sempre persone che vanno e vengono e sicuramente qualcuno in quel caseggiato spaccia. Per carità ci sono anche persone a posto, altre in difficoltà che meritano rispetto e aiuto, altri invece approfittano di questa situazione di sbando per spacciare o fare altro ancora. Ci sono poi i rom e quello è un altro problema ancora visto il loro radicamento nel territorio tra Trescore, Gorlago e Carobbio degli Angeli. L’ultimo episodio si è verificato a fine anno del 2017, l’incendio di tre automobili, abbiamo sentito rumore e visto le fiamme. Il giorno dopo abbiamo saputo cosa era successo, anche se tutto si è svolto davanti alla nostra abitazione, di sera infatti è meglio non uscire di casa”. E qualcuno chiede anche un intervento dell’amministrazione comunale. “Qualcuno in Comune deve venire e controllare chi abita in questo palazzo, chi vive in queste condizioni, appartamenti senza finestre, una situazione tutta o quasi abusiva e sicuramente trasandata, via vai continui e sospetti, c’è poco controllo da parte di tutti e qui tutti fanno quello che vogliono”. E non è solo via Verdi nella parte di Cicola posta oltre la ferrovia a preoccupare: “Oltre a via verdi – spiega un altro residente – ci sono altre abitazioni che destano sospetti per il movimento che si vede in qualsiasi orario della giornata ormai, auto che vanno e vengono, insomma movimenti che capisci subito essere poco normali”.

“Già un anno fa c’erano stati dei controlli da parte dei carabinieri di Grumello del Monte – spiega un residente – con conseguente comunicazione al municipio di Carobbio della situazione di degrado degli stabili, molti dei quali non messi in sicurezza, qui circola un po’ di tutto, spacciatori, rom, extracomunitari, per molti lo stabile è diventato rifugio di fortuna”. La comunicazione venne girata anche all’ATS che intervenne con un sopralluogo dando precise indignazioni al Comune chiedendo un intervento immediato per risanare lo stabile, in un anno non è stato fatto nulla, nonostante le indicazioni arrivate in Comune, nessuna ordinanza, nulla. A fine 2017 poi l’incendio delle automobili e il degrado che prosegue indisturbato con la mancanza di sicurezza in una zona lasciata di fatto abbandonata”.

Ed anche un rapporto dei carabinieri metteva in luce il degrado della zona: “discarica a cielo aperto nel cortile, al piano terra ci sono vari giacigli di fortuna con cibo ed escrementi nel locale abbandonato. Al primo piano un appartamento risulta in condizioni igieniche precarie con il balcone usato come deposito di rifiuti e ci sono bombole di gas. Dal balcone poi vengono gettati i rifiuti che finiscono nel cortile sottostante e sugli alberi. E’ stata rilevata la presenza di ratti. I carabinieri invitano poi Comune e ATS ad un sopralluogo mirato.

Seguiva poi il verbale dell’ATS con gravi carenze dei requisiti minimi di sicurezza nelle unità immobiliari per quanto riguarda gli impianti elettrici e termosanitari.

I locali commerciali al piano terra non sono finiti e sono in stato di abbandono e degrado, ci sono rifiuti organici e di lavorazione edile, oltre che una carcassa di automobile. Lo stabile è in una situazione di grave incuria. Così l’ATS giunge a dichiarare l’alloggio antigenico e inabitabile invitando l’ufficio comunale competente ad assumete i provvedimenti conseguenti.

Era il 12 aprile del 2017, da allora tutto è rimasto uguale fino agli ultimi giorni del 2018 quando la questione è tornata alla ribalta con l’incendio di tre auto”.

Un altro caso in via Verdi:

Ma la palazzina delle auto bruciate non sarebbe l’ultimo caso, in via Verdi ci sarebbe un altro caso già oggetto di sequestro durante il mandato del sindaco Sergio Bonardi, casa ora rioccupata con i residenti che ovviamente non sembrano essere felici della situazione.

Il sequestro dell’area del fabbricato era stato messo in atto il 24 aprile del 2015. nella disposizione venivano poi segnalati tutta una serie di violazioni con opere abusive con obbligo di sgombero del fabbricato.

Ma. Alb.

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