Scuola di Cividino, ecco il documento che la minoranza sottopone al sindaco Benini
Scuola di Cividino e ripresa dell’anno scolastico, la minoranza di Castelli Calepio Cambia fa il punto della situazione, ecco il documento che Massimiliano Chiari ha presentato all’amministrazione comunale retta dal sindaco Giovanni Benini:
Ecco la cronaca e la nostra soluzione del problema:
- La scuola elementare di Cividino è oggetto di un grosso intervento, in sé e per sé apprezzabile, che è cresciuto nel corso del tempo rispetto al progetto iniziale: l’amministrazione comunale aveva inizialmente previsto un ampliamento consistente in 6 nuovi vani scolastici e la mensa, nonché l’adeguamento antisismico ed antincendio della parte esistente; successivamente decise di effettuare anche un intervento di efficientamento energetico. Costo complessivo a progetto dell’intera opera: € 4.400.000. Fin qui nulla da dire, si tratta di un investimento che noi abbiamo sempre considerato opportuno e necessario.
- I primi lavori, quelli relativi al progetto iniziale, vennero affidati alla ditta appaltatrice agli inizi di febbraio di quest’anno; successivamente, a seguito del lockdown e della necessità di verifiche per una eventuale bonifica bellica, i lavori vennero sospesi per poi riprendere il 18/05/2020, con termine di riconsegna dell’immobile (per quanto riguarda la sola parte vecchia) il 31/01/2021. All’amministrazione è già chiaro però, da diverse settimane, che questo termine non potrà mai essere rispettato: segnatevelo ora e vedrete che cosa accadrà il 31/01/2021, cioè nulla. Per quanto riguarda la parte nuova, invece, la fine lavori è prevista per il 31/08/2021.
- Quindi, da tempo, il sindaco e la sua giunta erano consapevoli che a settembre di quest’anno l’immobile in corso di ristrutturazione non avrebbe mai potuto essere riconsegnato per l’inizio dell’anno scolastico 2020/2021.
- Se le cose stanno così, – e stanno così (sfidiamo il sindaco e la giunta comunale a smentirle, carte alla mano, organizzando un’assemblea pubblica alla presenza dei genitori degli alunni delle scuole elementari di Cividino, dei cittadini e delle minoranze consiliari) -, un’amministrazione accorta e responsabile si sarebbe già da tempo mossa per individuare una soluzione organica, completa ed efficiente, tale dagarantire in tempo utile l’inizio ed il regolare svolgimento, “in presenza”, dell’intero anno scolastico 2020/2021.
- Il sindaco Giovanni Benini e la giunta, invece, qualche mese fa iniziano a pensare alle soluzioni più strampalate e parziali, fanno “il giro delle sette chiese” e non vengono a capo di nulla. E’ ovvio che non potessero venire a capo di nulla, perché nessuna delle strade da loro battute rappresentava una soluzione organica e completa al problema, ma sempre e solo un espediente parziale ed insoddisfacente, un’improvvisazione rispetto alle sacrosante esigenze degli alunni e delle loro famiglie.
- Solamente in data 15/08/2020 il sindaco dichiara per la prima volta all’Eco di Bergamo: “In ogni caso prevediamo di finire l’adeguamento del corpo vecchio nella primavera 2021 e di consegnare il nuovo edificio adiacente per settembre 2021”. Rimaniamo allibiti, infatti in tutti i consigli comunali precedenti abbiamo posto precise domande circa la conclusione dei lavori entro l’inizio dell’anno scolastico, ed abbiamo sempre ricevuto dal sindaco “rassicurazioni” in tal senso (ci sono le registrazioni delle sedute, agli atti).
- Riassumendo, l’anno scolastico 2020/2021 inizierà malissimo per gli alunni delle scuole elementari di Cividino-Quintano e per le loro famiglie; inoltre, nulla fa presagire che possa finire meglio, se non si determinerà una svolta radicale al percorso fin qui compiuto dall’amministrazione comunale.
- Eppure una soluzione c’era e c’è ancora, se solo l’amministrazione comunale avesse voluto, o volesse ancora, praticarla: si chiama edilizia scolastica prefabbricata. Ci siamo informati, presso tecnici ed imprenditori qualificati, abbiamo acquisito preventivi. Ebbene, sapete quanto sarebbe costato (o costerebbe) noleggiare per 9 mesi (l’intero anno scolastico) una struttura scolastica prefabbricata modulare, idonea ad accogliere tutti gli alunni della scuola elementare di Cividino (circa 200), rispondente ai più elevati standard di qualità e sicurezza, completa di tutto, compresi gli impianti e la mensa? Non più di € 350.000 euro, chiavi in mano; nei 350.000 euro abbiamo già anche inserito i costi di progettazione, +il costo di realizzazione della piattaforma in cemento su cui dovrebbe appoggiare il prefabbricato, oltre all’IVA di legge. Tempi di consegna? Non più di 4-6 settimane dall’ordine esecutivo. La cosa, ovviamente, doveva essere fatta almeno un mese fa (o prima), quando Benini e la sua giunta già sapevano come sarebbe andata a finire, ma è sempre meglio farlo tardi (cioè ora) piuttosto che non farlo mai. Salvino almeno il salvabile.
- Dove realizzarla? Ci sono almeno due aree a Cividino che si prestano a questo intervento: il terreno antistante il cimitero (dove Benini voleva realizzare la piazza del mercato), oppure – molto meglio – il vasto terreno comunale tra il campo di calcio del centro sportivo ed il centro tennis ex Mongodi. L’area impianti sportivi, infatti, ha già la disponibilità di potenza elettrica (cosa verificata con un tecnico) per soddisfare l’utenza della struttura provvisoria che si andrebbe a creare, senza necessità di ulteriori costi e tempi di attesa per nuovi allacci; l’area, infine, dispone di un ampio parcheggio antistante.
- Ci direte, ma il Comune non ha i soldi per farlo. Falso, anzi falsissimo! Il Comune non ha mai avuto tanti soldi quanti quelli di cui dispone in questo periodo (lo ha dichiarato lo stesso Benini in un recente consiglio comunale); tant’è che, inizialmente, i 4.400.000 euro del costo di ristrutturazione e ampliamento della scuola erano stati coperti, in parte, con la contrazione di un mutuo di 600.000 euro, mutuo al quale – udite, udite! – l’amministrazione comunale ha poi rinunciato, avendo registrato un’entrata straordinaria e imprevista di oltre 550.000 euro da Servizi Comunali S.p.A. Altro che mancanza di soldi.
- Quindi non è stata una questione di assenza di soluzioni tecniche (il prefabbricato modulare), non è stata una questione di assenza di spazi idonei (il terreno), non è stata una questione di mancanza di soldi. Cosa è stato, allora, che ha causato questo disastro annunciato? La negligenza, l’impreparazione, la sottovalutazione del problema, la mancata volontà di spendere ulteriori risorse finanziarie, assolutamente alla portata del nostro Comune, per soddisfare le esigenze fondamentali di circa 200 alunni delle scuole elementari di Cividino-Quintano e delle loro famiglie. Una vera vergogna.
- Domani 27 agosto la maggioranza si riunisce in giunta per decidere? Bene, pensino molto attentamente a ciò che decideranno, ed alle conseguenze che ne deriveranno per le quasi 200 famiglie di Cividino-Quintano.