La minoranza ciritica il sindaco Freri sul ‘progetto Terme’: “Ha negato che ci fosse un progetto, nascondendo tutto alla popolazione”.
Le Terme di Ranzanico approdano in consiglio comunale, la minoranza guidata da Sergio Buelli infatti presenterà nel prossimo consiglio comunale una mozione proprio sulle criticità urbanitiche della villa Terzaghi. Buelli critica soprattutto il silenzio che ha avvolto il progetto fino a quando Agorà ha pubblicato i particolari del piano delle terme, come lo stesso Buelli riconosce. Tutto questo nonostante le domande che la minoranza aveva rivolto al sindaco nell’ultimo consiglio comunale con il sindaco che aveva negato la possibilità che ci fosse un progetto di recupero della villa e di altrw volumetrie previste, sempre secondo la minoranza.
Infine la minoranza si auspica che ogni intento edificatorio venga bloccato subito dal sindaco e che ogni sviluppo di questo progetto venga portato avanti alla luce del sole con un continuo confronto con la cittadinanza
LA mozione della minoranza di Continuità e Rinnovamnto
nell’ambito del territorio municipale è presente un’area molto estesa, in un parco di natura storica con piantumazioni secolari e fontana sorgiva e inserita in una villa ottocentesca, il tutto riconducibile alla proprietà Terzaghi. Nellarea citata si paventa la realizzazione, tra strutture ricettive e impianti termali, l’edificazione di edifici per circa 29.000 mc di cui 11 metri cubi a carattere ricettivo, la seconda a destinazione termale pubblico di 18000 metri cubi.
Considerato che in data 29 novembre 2019 abbiamo inoltrato un esposto alla Provincia di Bergamo, alla Regione Lombardia e per conoscenza al sindaco del Comune di Ranzanico, dove venivano evidenziate nimerose criticità sulla variante 1 del PGT del comune i Ranzanico, approvata dal consiglio comunale con delibera n. 14 del 6 aprile 2019m in particolare il Piano di recupero PR3 Villa Terzaghi in ordine alla rispondenza e alla volontà legislativa della Regione Lombardia nella conservazione dei suoli di cui alla L.R. 31/2014 che prescrive di individuare e quantificare con uno specifico elaborato, la carta del consumo di suolo, che costituisce parte integrante di ogni variante generale o parziale del PGT e che non è stato prodotto all’interno della cartografia documentale del PGT e la sua approvazione costituisce presupposto necessario e vincolante per la realizzazione di interventi edificatori sia pubblici che privati comportanti, anche solo parzialmente, consumo di suolo. Che non era stata prodotta da una indispensabile cartografia planivolumetrica che evidenziasse in modo chiaro e incontrovertibile le vere previsioni del PGT di Ranzanico specificamente per il PR3, evidenziando che fosse stata insrita una vasta area individuata come ‘piano di recupero PR3 villa Crescenzi Terzaghi, sottoposta a trasformazione urbanistica mediante un piano di recupero, senza alcuna indicazione planivolumetrica e progettuale, anche solo a livello di studio di fattibilità dell’intervento stesso che, a nostro parere, in modo del tutto surrettizio, nasconde un palese e importantissimo consumo di suolo dovuto alla imponente volumetria prevista. Di questa iniziativa immobiliare, che era a conoscenza del sindaco già da un anno e mezzo, ne siamo venuti a conoscenza solo da foto del progetto pubblicate su un sito di Facebook (agorà) nei giorni scorsi. Nessuno ne sapeva nulla, nessuna esplicazione da parte dell’amministrazione in ordine alle strategie su questa zona, né assemblee pubbliche illustrative, né elaborati cartografici, né discussione in consiglio comunale. Con nota del 27 gennaio 2020, la Provincia di Bergamo comunicava che uil parere di compatibilità ello strumento urbanistico comunale del Comune di Rznanico con il PTCP era stato determinato prendendo in considerazione i contenuti degli elaborati dal Comune e che è in capo allo stesso la responsabilità delle scelte dei contenuti e verifiche dell relative procedure, con particolare richiamo ai disposti delle L R 12/2005 e della L R 31/2014, affermava, inoltre, che i contenuti trasmessi a seguito dell’esposto presentato avevano indotto ad un approfondimento dell’istruttoria cmpiuta dalla Provincia che avrebbe potuto portare anche alla revisione del parere espresso, evidenziando che non fosse escluso che il Comune stesso potesse rivedere i contenuti del piano e al successivo nuovo parere, ciò a significare quanto fossero degne di nota le nostre perplessità”
poi l’interpellanza presentata nell’ultimo consilgio comunale:
in data 17 febbraio 2020 il nostro gruppo consiliare proponeva interpellanza sui predetti punti, in particolare interpellava il sindaco di Ranzanico per conoscere quali azioni intendesse adottare in merito alla comunicazione pervenuta dall’ufficio strumenti urbanistici della Provincia di Bergamo il 27 gennaio 2020 n° 5770 nella quale, in seguito ad un approfondimento dell’istruttoria del nostro PGT, si fosse ipotizzata la possibilità di procedere alla revisione del parere di compatibilità con il PTCP rilasciato il 18 marzo 2019 e in particolare si è chiesto:
quali siano le criticità che la Provincia ha riscontrato nel PGT di Ranzanico.
Quali azioni intende intraprendere per il rispetto delle norme vigenti.
Se il Comune intende stralciare l’area del PR3 Villa Terzaghi e rettificare il PGT approvato dove irregolare con tutta la conseguente procedura burocratica.
In tale ipotesi conoscere quale sarà il costo a carico del Comune di Ranzanico”
Poi le rispote date dal sindaco in consiglio comunale:
“con nota del 27 febbraio 2020, letta durante il consiglio comunale in pari data, il sindaco di Ranzanico Renato Freri, dopo alcune premesse in ordine alla classificazione dell’area in questione comunicava che ‘l’attuale PGT prevede un piano di recupero che interessa solo l’edificio esistente senza aggiunta di volumetria’ aggiungendo che non esisteva alcun progetto e pertanto non erano previsti costi progettuali in quanto non ancora individuata la soluzione giuridicamente idonea e la sua percorribilità.
Con dichiarazione resa a L’Eco di Bergamo, il sindaco di Ranzanico non solo ammetteva di conoscere già da un anno e mezzo che ci fosse un interesse daparte della società Valuation sistem di Capriolo, interessata ad un insediamento di dimensioni massicce il cui progetto prevede ue parti separate: la prima di carattere ricettivo con un aumento d volumetria di circa 11000 metri cubi, la seconda incentrata su un impianto termale pubblico, che prevede costruzioni per circa 18.000 metri cubi il cui progetto edificatorio, relativo all’area in premssa, lo Studio di Architettura rcos di Albino ha pubblicato sul proprio sito.
Che l’amministrazione comunale, nonostante l’importanza e le dimensioni dell’iniziativa, non ha mai svolto sull’argomento riunioni esplorative ne in consiglio comunale ne tantomeno con riunioni pubbliche, sottacendo sino ai giorni nostri qualsiasi notizia in merito.
Inoltre, sempre a detta del sindaco, parrebbe necessario non avviare nessun iter edificatorio finché non sarà chiarita con la Provincia ogni criticità fin qui emersa.
Ciò premesso e considerato, il consiglio comunale nello stigmatizzare con fermezza le modalità utilizzate da questa amministrazione nella gestione del progetto, da tempo conosciuto, ma fino a ieri celato; non comunicare con la necessaria trasparenza a tutti i consiglieri comunali le intenzioni realizztive sulla predetta area, tra l’altro non prevista nel programma elettorale. Impegna il sindaco e la sua amministrazione a non avviare alcun iter che comporti la necessaria autorizzazione edificatoria, finchè non sia evidentemente chiaro sia il parere della Provincia sulle possibilità edificatorie nel sito e anche sulle procedure assolutamente non ortodosse fin qui intraprese. Che la popolazione tutta sia informata sulle intenzioni realizzative dell’area Terzaghi. Che la popolazione manifesti durante l’assemblea pubblica, ad hoc sul punto, il proprio assenso alla realizzazione edificatoria di 29.000 metri cubi. A norma dell’articolo 44 del regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale, data l’importanza dell’argomento, ad aprire un dibattito sull’argomento con l’intervento di tutti i consiglieri al fine di conoscere le loro determinazioni nel merito e nella sostanza dell’argomento trattato.
Matteo Alborghetti