Agorà

80 mila euro di atelier, cammini e spettacoli per rilanciare il turismo in valle, ma è questa la soluzione giusta?

La valle Cavallina prova a giocarsi l’ennesima carta per il rilancio turistico in valle, passando stavolta per il cammino. L’intenzione dei Comuni posti sul Lago di Endine e non solo, Gaverina Terme (capofila dell’intesa) , Spinone al Lago, Ranzanico, Monasterolo del Castello, Bianzano e Endine Gaiano lanciano il progetto “In cammino_invalcavallina”. 80 mila euro, 40 mila dei quali finanziati dalla regione Lombardia per sostenere azioni pilota ‘volte a promuovere e valorizzare l’attrattività della Lombardia in ottica di marketing territoriale’. Nella delibera si legge che: “la proposta progettuale allegata denominata: “InCammino_InValcavallina – Il Festival dei  Cammini della ValCavallina” che ha come obiettivo generale: “la costruzione per la Val Cavallina di una “destinazione della biodiversità” che sia attrattiva per un  turismo  di prossimità e che s’inserisca nelle direttrici della mobilità dolce, attraverso la  realizzazione di iniziative e attività di richiamo turistico nazionale e internazionale”. Come obiettivi specifici: Incremento dell’attrattività del territorio per i turisti (e ancor prima per gli abitanti), grazie  alla valorizzazione degli asset strategici che vi sussistono con ricadute sul territorio più ampio della ValCavallina; Aumentare la conoscenza e l’attrattività del territorio al fine di favorire gli investimenti di nuovi operatori economici e stakeholders e di rilanciare l’economia locale. Ripresa e rilancio di attività imprenditoriali legate all’offerta turistico culturale locale: ricettività, ristorazione, servizi per il tempo libero, trasporto persone e mobilità locale, negozi di prossimità e mercati stagionali per la valorizzazione dei prodotti locali; · Riscoperta del territorio da parte delle comunità abitanti e accrescimento di una nuova consapevolezza e di una nuova dimensione di cittadinanza volta alla presa in cura e valorizzazione del territorio. E come proposta la realizzazione, tra aprile e maggio del 2022, di diversi appuntamenti: gli “EPISODI” del complessivo racconto del territorio per la costruzione dello storytelling della destinazione turistica della ValCavallina; Un”ATELIER” volto all’allestimento artistico dei cammini proposti, finalizzato a coniugare natura e arte e a coinvolgere la creatività di artisti e di giovani studenti delle scuole d’arte del territorio; Un” EVENTO” organizzato a conclusione del racconto e dell’esperienza vissuta dei Cammini per fare sintesi e offrire un’occasione di promozione di livello almeno regionale;” In questi anni è stato ormai completato l’anello attorno al lago di Endine

UNA VALLE CHE MUORE E CHE NON SI SALVERA’ CON GLI SPETTACOLI

Insomma rilanciare la valle con spettacoli, cammini, atelier artistici? In questi decenni la valle Cavallina sta lentamente morendo, basta guardare i dati anagrafici dei comuni che stanno da Borgo di Terzo in su per capire come la valle stia invecchiando, la popolazione sta calando e i giovani fuggono. Appena passata la rotonda di Borgo c’è una inversione di tendenza con Enratico, San Paolo d’Argon, Gorlago e soprattutto Cenate Sotto che crescono e che vedono la popolazione giovane aumentare rispetto a quella anziana. Solo Trescore è in controtendenza, qui per un problema legato al costo della abitazioni. Le giovani famiglie decidono di spostarsi in bassa valle e nei paesi limitrofi a Trescore, per convenienza economica ma soprattutto perché stanchi di fare una vita da pendolari. Le stesse colonne che si presentano mattina e sera in settimana ci sono anche nei fine settimana, solo che al posto dei pendolari ci sono turisti di passaggio in valle.  Quindi come si può dare un futuro anche turistico alla valle Cavallina? Attraverso nuovi cammini, con nuovi spettacoli, o rendendo più agevole lo spostamento in valle potenziando la SS 42, puntando sulla variante che arriva ad Entratico e magari, chissà su un progetto che arrivi fino a Sovere? Il progetto proposto dai comuni del lago poi dovrebbe portare alla rinascita economica dei paesi, anche con il ritorno dei negozi di vicinati, un obiettivo che va a scontrarsi contro la cruda realtà, piccoli negozi che chiudono (vedi il 7p storico marchio di Casazza, Ranzanico e Trescore chiuso pochi anni fa) o il San Carlo, ultimo albergo rimasto in valle, anch’esso chiuso, tutto questo seguito da altre attività che hanno visto chiudere i battenti perché mancano i residenti e mancano i turisti, quelli veri, non quelli del mordi e fuggi domenicale. Il progetto dovrebbe favorire le strutture ricettive in valle? Che fine hanno fatto il progetto della Roncaglia? E quello delle Terme di Ranzanico? Tutti ancora nel cassetto. Vedremo dunque se atelier, cammini e storie potranno fare quello che non si è per ora visto in tanti tentativi di rilancio, nella speranza che anche questo progetto non faccia la fine della Monasterola